Omelia (28-05-2003)
Paolo Curtaz
Commento Giovanni 16,12-15

Quando verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera. Esiste una consapevolezza splendida nell'esperienza della Chiesa: quella di possedere la pienezza della verità (Gesù ha detto e dato tutto) ma di non essere in grado di coglierla nella sua interezza. In questi duemila anni di storia la Chiesa, sostenuta dallo Spirito Santo, ha cercato di capire la pienezza della verità su Dio, su Gesù, sull'uomo, sul destino del cosmo. Non sempre c'è riuscita, non sempre è stato semplice, ma il Signore, davvero, l'ha sostenuta. Come cristiani crediamo che, quando la Chiesa si raduna solennemente intorno al Papa e i successori degli apostoli esprimono una certezza, possiamo appoggiarci a quella verità in maniera assoluta. E' ciò che chiamiamo "dogma", cioè verità acquisita per sempre; è un dono che anche Pietro, quando parla nella consapevolezza di essere il custode del vangelo e della rivelazione, può manifestare. Certo, la strada da fare è ancora molta e ciò permette alla comunità cristiana, sostenuta dallo Spirito, di restare con il cuore e la mente aperti a ciò che ancora dobbiamo scoprire dell'immenso dono che abbiamo ricevuto. Lungo il cammino della storia, in attesa del ritorno del nostro Salvatore, assistiti dallo Spirito, possiamo davvero fare esperienza di Regno e ricevere sufficiente luce per restare fedeli al messaggio del Rabbì Gesù.

Che il tuo Spirito guidi le nostre comunità alla pienezza della verità, Signore, che il nostro cuore non si stanchi né si scoraggi, ma resti sempre aperto alla novità del vangelo!