Omelia (13-06-2011)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Matteo 5, 38

Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio...
Mt 5, 38


Come vivere questa Parola?

Il capitolo cinque di Matteo è tutto un discorso sullo spirito che deve animare la persona e il comportamento del discepolo di Gesù visto in rapporto con la legge.

Gesù è chiaro: non è venuto per abolire la legge ma a dare pieno compimento. Oggi, egli prende in considerazione la legge del taglione, una misura adottata nell'antichità per evitare vendette senza fine. Egli non contraddice questo punto della legge ‘occhio per occhio' ma lo chiarisce e lo modifica, facendo andare oltre l'azione esterna verso il desiderio del cuore, dal quale tutto promana. Gesù insiste che non è al malvagio che bisogna opporsi ma al male, e questo si vince non con l'odio e la vendetta ma con l'amore e la misericordia.

È un invito infatti a trattare ogni persona come Dio cura ognuno di noi. Il discepolo di Gesù deve coltivare un amore grande e misericordioso come l'amore ‘eccessivò di Dio.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, gioisco nel fatto di essere figlio di Dio e discepolo di Gesù. Ho la legge dell'amore scritta nel mio cuore che mi permette di chiamare Dio ‘mio Padre' e riconoscere ogni persona come fratello e sorella.

Signore Gesù, anche se il tuo insegnamento è chiaro, quante volte posso scivolare in un atteggiamento di ‘occhio per occhio'! E condannare non il male ma la persona che lo fa come irrecuperabile, come se non fosse redenta dal Sangue Tuo. Apri i miei occhi e il mio cuore, Signore, dammi un cuore retto e misericordioso.

La voce di un Papa

Vale quindi l'imperativo per ogni uomo convertirsi dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. Non vi è uomo che non abbia bisogno di essere liberato da Cristo, perché non vi è uomo che non sia, in forma più o meno grave, prigioniero di se stesso e delle sue passioni.
Giovanni Paolo II