Omelia (15-06-2011) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Matteo 6,1 State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro. Mt 6,1 Come vivere questa Parola? Oggi, Gesù ammonisce i discepoli, persone per bene, persone a posto potremmo dire, a stare attenti alla motivazione delle loro azioni. È facile sviare dalla ricerca di Dio alla ricerca dell'io, sia nella preghiera che nel fare elemosina e digiuni o qualsiasi altra impresa umana. Gesù incoraggia a fare tutto il bene possibile, però nel segreto del proprio cuore, per avere l'approvazione solo dal Padre misericordioso. Com'è facile, invece, tendere all'autocompiacenza o all'avere la stima degli altri! Nel capitolo precedente di Matteo, Gesù ha detto che bisogna essere perfetti come il Padre (5,48), infatti Egli ora spiega ai suoi discepoli che è la relazione con il Padre la sorgente del nostro essere e agire; solo in Lui essi si trovano come figli liberi, amati e felici, capaci di portare tanto frutto di bontà verso gli altri. Nella mia pausa contemplativa, guardo bene questa tendenza in me alla vanagloria: l'importanza che do al modo con cui gli altri mi vedono e mi giudicano. Poi, la confronto onestamente con il mio desiderio di fondo, di essere veramente figlio/a amato/a da Dio. Signore, sono fragile e alle volte schiavo delle opinioni di altre persone, e non ti concedo la priorità nella mia vita quotidiana. Apri i miei occhi e il mio cuore al fatto di essere figlio nel Figlio per vivere più consapevolmente la tua presenza con me. La voce di un Papa santo Per noi cristiani, Gesù Cristo è la Parola vivente del Padre: unica e definitiva. Egli è la manifestazione piena di Dio all'uomo, ma anche dell'uomo all'uomo. In lui ci è stata svelata la nostra vocazione, la vera dignità e il destino. Giovanni Paolo II |