Omelia (16-06-2011)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Matteo 6,7

Pregando, non sprecare parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole.
Mt 6,7


Come vivere questa Parola?

Gesù, oggi, parlando ai discepoli, puntualizza che cosa è la vera preghiera. Egli fa comprendere che la preghiera è un rapporto di amicizia intima con Dio, di Padre a figlio: è Lui, la Sorgente che apre a libertà, che permette di conoscere se stessi come creature finite e aperte all'infinito.

Dio non vuole un rapporto superficiale di parole vuote; Egli desidera una relazione profonda, più forte e costante che abbraccia tutto l'essere e l'agire del discepolo, una comunione di vita che è già un piccolo anticipo di ciò che li attenderà nell'eternità.

Questo tipo di amicizia con Dio introduce all'amore fraterno universale. Gesù riassume questo insegnamento nel ‘Padre Nostrò: la priorità va al Padre, sorgente e fine di tutto; poi, i figli amati si rivolgono a Lui per tutto ciò che è necessario per la vita fisica e spirituale.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi metto davanti a Dio, come sono, fatto a sua immagine e somiglianza - non cercando di apparire ne di nascondere, così come sono. Parlo con Lui, cuore a cuore, come un figlio amato, ringraziandolo e lodandolo per la sua presenza in me e in tutto.

Signore Gesù, mi immagino davanti a te... ascolto dalla tua bocca la dolce preghiera del Padre Nostro ... Aiutami Gesù a vivere da vero figlio di Dio e da vero fratello di tutti! Padre Nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno ...

La voce di un Papa santo

Quando Cristo pronuncia le parole della sua preghiera, insegna non soltanto le parole, ma insegna che nel nostro colloquio col Padre deve esserci una totale sincerità e una piena apertura. La preghiera deve abbracciare tutto ciò che fa parte della nostra vita...Tutto deve trovare in essa la propria voce: tutto ciò che aggrava, ciò di cui ci vergogniamo; ciò che per sua natura ci separa da Dio.
Giovanni Paolo II