Omelia (22-06-2011)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Matteo 7,16-17

Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi.
Mt 7,16-17


Come vivere questa Parola?

Com'è bello respirare nel vangelo l'atmosfera semplice, genuina di un ambiente dov'è vissuto il contatto col creato! Gesù deve averlo vissuto a fondo!

Uva, spine, fichi, rovi: creature vive che l'occhio attento di Gesù coglie anche nell'espressione del contrasto. L'uva matura sulla vite, le spine ti pungono se tenti di acchiappare le fronde di qualche pianta per sua natura spinosa. Non c'è da equivocare: se vedi spine non sognare di cogliere uva, se vedi pungenti rovi, non potrai pretendere di spiccare di là dolcissimi fichi.

La metafora è quanto mai calzante. Sì, è da quel che si fruttifica nella vita di ogni giorno che si evidenzia la vera entità della persona. I frutti sono le opere. Non parole e progetti.

Se io sono di Cristo è chiaro che sono chiamato a portare quei frutti di vita umano-cristiana che sono i frutti dello Spirito: amore pace gioia dominio di sé benevolenza mitezza pazienza. E non sono forse queste le strutture portanti di una relazionalità sana e lieta: con noi stessi, con Dio, con chi ci vive accanto, con ogni creatura?

L'albero, il cristiano autentico che io voglio essere, si riconosce proprio a questo modo. Ti prego, dunque, Signore, aiutami a bruciare in me i rovi della presunzione, dell'arroganza, del giocarmi la vita più nella ricerca dell'avere che dell'essere. Semina in me la tua parola e dammi di averne cura perché fruttifichi e gli altri ne siano edificati.

La voce di un Dottore della Chiesa

La fede, anche retta, non basta per fare un santo, un uomo retto, se non opera nell'amore.
San Bernardo