Omelia (07-09-2011)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Colossesi 3, 1-11

"Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio! Quando si manifesterà Cristo, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria" (Col. 3, 1-11).

Paolo si rivolge agli abitanti di Colossi che hanno realmente ricevuto il Cristo della fede diventando così membri della Chiesa: il suo Corpo Mistico. E' avvenuta dunque una "resurrezione". Cristo è risorto dalla morte fisica; i credenti, cui è indirizzata la lettera, sono risorti a un nuovo stile di vita. Vivere Cristo è appartenere a Lui e quindi "morire" e "risorgere" in quella METANOIA (= conversione) che è anzitutto orientamento del cuore e della mente totalmente nuovi, rispetto agli pseudo valori vagheggiati e ricercati in un clima di mondanità.

Quando Paolo dice di "cercare" e "pensare" in sintonia con Cristo risorto, e di non preoccuparsi più delle cose "della terra" non vuole affatto proporre una fede disincarnata, dove tutto ciò che è vita dell'uomo in questo mondo (il provvedere a un'esistenza sana, il godere onestamente dei beni di questa terra) viene bandito o guardato con sospetto. Tutt'altro!

Risorgi con Gesù, se muori a quel che, nella vita terrena, è avidità, chiusura, violenza, in sostanza rifiuto di amare. Risorgi con Gesù se impari a pensare come Lui, cioè a orientare la tua vita, nel desiderio nel pensiero nell'azione, secondo quel che Dio vuole e che ti è reso ben chiaro dai Comandamenti e dal Vangelo di Gesù.

Oggi, nella mia pausa di contemplazione, entro nella piena consapevolezza che certi desideri pensieri e comportamenti... terra-terra, ci schiavizzano e sono ben lungi dal darci pace.

Morire a questo è sbarazzarcene, per entrare già in quella vita vera che per ora è "nascosta con Cristo in Dio" ma che (molto prima che tra 100 anni!) sarà anche in noi la partecipazione felice alla sua gloria.

Signore Gesù, ottienimi lo Spirito Santo, che mi abiliti a desiderare, pensare volere e agire, almeno in qualche misura, come Te. Grazie, mio Signore!

La voce di un Papa

La conversione costituisce il traguardo del nostro ministero: ridestare la consapevolezza del peccato nella sua perenne e tragica realtà, consapevolezza delle sue dimensioni personali e sociali, insieme con la certezza che «la grazia ha sovrabbondato sul peccato» (Rom. 5, 20); e proclamare la salvezza in Gesù Cristo.
Paolo VI