Omelia (16-11-2003)
Paolo Curtaz
Il Signore tornerà.

per le regioni d'Italia eccetto Val d'Aosta e Piemonte

Il Signore tornerà, è uno dei leit-motif della liturgia di queste ultime settimane dell'anno liturgico. Il Signore tornerà nella gloria, nella pace, nella serenità e dobbiamo dimenticare quelle immagini alle volte truculente che abbiamo in testa: la fine del mondo come una serie di catastrofi terrificanti.

No, amici, invochiamo il ritorno del Messia, invochiamo la venuta e l'instaurazione definitiva del Regno. I nostri fratelli ebrei credono che venuta del Messia – per loro la prima, per noi il ritorno nella gloria – venga accellerato con le opere di giustizia: comportandoci con rettitudine davanti a Dio anticipiamo il ritorno del Messia. In questo lasso di tempo, dalla prima alla seconda venuta di Gesù, ci siamo noi, le nostre comunità con le loro povertà e le loro opere di misericordia. Chiamati ad essere sentinelle del mattino, a rendere presente il Maestro nel nostro mondo custodiamo con preziosità il dono della Parola del Signore.

E' vero: le sue parole non passano, restano; non come parole di saggezza pronunciate da un guru significativo e carismatico, ma come parole definitive sulla verità dell'uomo. Custodiamole con forza, allora, queste parole, che il Signore ci doni la gioia di aspettarlo – oggi – e di celebrarlo nelle nostre comunità eucaristiche. Marana thà, vieni Signore Gesù!