Omelia (01-11-2011) |
Monastero Janua Coeli |
Beati... tutti noi lo siamo se solo abbiamo il coraggio di attraversare le zone scoscese delle nostre esperienze quotidiane. La beatitudine è un segreto di appartenenza al cielo, a quanto di più ci possa attrarre nel tempo che fugge. La povertà in Dio non è privazione, è pensare se stessi e ogni cosa come dono. Tutto è tuo! L'afflizione non è una sofferenza, è un immergersi nelle acque della tribolazione per riemergere sulle sponde della vita divina. Ogni tuo dolore è una gemma che può fiorire, a patto di accettare le lunghe giornate dell'inverno fino a primavera. Beato il cuore che non vive sull'orlo della doppiezza, beato chi getta via le maschere e non ha timore di essere pienamente, beato chi si nutre e nutre di pace, di misericordia, di giustizia... parole che allettano ognuno, ma che danno sapori diversi. La giustizia di Dio è pace, la giustizia personale non sazia. La pace di Dio purifica ogni desiderio e attesa, la pace umana inquieta. Vivi con il cuore di Dio e sarai beato. Finché cerchi altro, non puoi sperimentare la beatitudine. Sei perseguitato per il vangelo? Rallegrati, la Parola di cui sei depositario chiede risposta. Quando hai la vicinanza del cielo, cosa vuoi che sia tutto il resto? Non c'è più perdita, perché anche ciò che l'uomo reputa tale in Gesù diventa PANE. L'umiltà è la chiave di accesso per vivere beati. L'augurio per oggi è tutto qui. Più siamo piccoli, più raggiungiamo le altezze perché Dio ci prende in braccio!!! |