Omelia (10-11-2011)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Sapienza 7,29

[La Sapienza] è più radiosa del sole e supera ogni costellazione.
Sap 7,29


Come vivere questa Parola?

La liturgia di oggi ci presenta la personificazione della Sapienza: dono la cui preziosità e indispensabilità è messa in luce dalle ventuno qualità (7x3 = pienezza di perfezione) che le sono attribuite. Nessun altro bene la uguaglia: né ricchezza, né potenza, né trionfo sui nemici, come dimostra la scelta di Salomone che, richiesto da Dio quale dono desiderasse, puntò decisamente su di essa.

Un dono che la Scrittura ricollega direttamente a Dio, quasi un suo effluvio. Non si può, infatti, apprendere dai libri, non è questione di cultura né di competenze che pure, messe a servizio del bene comune, possono migliorare le condizioni della vita. Beni apprezzabilissimi, ma che non reggono al confronto con la sapienza.

Questa si qualifica prevalentemente come dono. Va quindi, innanzitutto, chiesta ed accolta. Ma come ogni altro dono di Dio esige poi di essere coltivata. E qui viene in soccorso un altro dono dello Spirito Santo: l'intelletto, cioè quella capacità di leggere in profondità il vissuto, non accontentandosi di una conoscenza epidermica, cronachistica, ma spingendosi oltre le semplici apparenze per lasciarsi ammaestrare dalla vita. Ecco: il vero maestro del sapiente non è l'erudito che siede in cattedra distribuendo scienza, ma la vita appunto, il testimone e, soprattutto, lo Spirito Santo. Ciò che si richiede a chi intende frequentare con profitto questa scuola, aperta a tutti indistintamente, è la docilità e lo sguardo limpido. Per questo non è difficile trovare questa perla preziosa anche in persone estremamente modeste, in anziani che si sono lasciati forgiare dalla vita. Il loro comportamento, in genere, non ha nulla del saccente, le loro parole sono piuttosto stringate, ma sono ristoratrici come una polla di acqua in un deserto.

Quest'oggi, mi chiederò quali sono i maestri che seguo: i dotti, gli eloquenti, i persuasori occulti..., oppure la vita, i testimoni, lo Spirito Santo?

Donami, Signore, di essere discepolo non occasionale dello Spirito Santo, per acquisire da lui il dono inestimabile della sapienza.

La voce di un sapiente dell'antica Roma

Alla sapienza non si può nuocere; il tempo non la cancella; nessuna cosa la può sminuire.
Seneca