Omelia (24-11-2011) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Luca 21,28 Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicino. Lc 21, 28 Come vivere questa parola? Gesù, Figlio dell'uomo è venuto nella carne per liberarci da tutto ciò che ostacola la pienezza di Vita. Anche dentro gli sconvolgimenti causati dall'uso egoico della libertà umana, o dentro i mutamenti inevitabili dell'evoluzione del cosmo, il regno di Dio avanza verso la pienezza. E Gesù, infatti, nel Vangelo di oggi, annuncia che la gloria e la gioia che ne deriva non verranno meno neppure negli sconvolgimenti della storia e nella sofferenza che ne consegue. Pone a vessillo la sua croce, la sola che può illuminare tutta la storia e anche i tempi ultimi, quelli che culminano nell'incontro col Padre. Gesù ci conferma che Egli, il Padre, non è stato mai lontano: si è rivelato vicino in Gesù, è presente oggi misticamente nella preghiera, nei sacramenti (specialmente l'Eucaristia), negli amici associati a lui; ed Egli verrà una terza volta alla fine dei tempi! Beati coloro per i quali sarà un incontro tanto atteso; sarà il compimento di ogni desiderio, la risposta ad ogni sofferenza ed ad ogni interrogativo. Nel mio rientro al cuore, oggi, cercherò di aprirmi al grande progetto del Padre per me: la chiamata a partecipare nella sua gloria nel regno! Signore Gesù, tu sei la Via che porta al Padre. Affido a te il mio cammino terreno; fammi crescere nell'attesa amorosa e fiduciosa della Vita senza fine con te in seno al Padre. La voce di una guida spirituale contemporaneo Bere la coppa del dolore e della gioia è possibile soltanto quando ci porta salute, forza, libertà, speranza, coraggio: nuova vita... Possiamo berla soltanto quando è la coppa della salvezza. Henri J.M.Nouwen |