Omelia (30-11-2003) |
LaParrocchia.it |
Pronti e vigilanti Per quattro settimane la Chiesa non smetterà mai di esortarci a vivere intensamente la nostra fede nell'attesa del Natale, questo solenne anniversario della venuta del Figlio di Dio nel mondo. E cosa dev'essere in pratica l'avvento perché noi, secondo la raccomandazione di Cristo, possiamo essere pronti e vigilanti? - E un invito a scuotersi... Il Signore ci invita alla gioia, alla gioia che egli stesso ci porta. Ma questa gioia è solo frutto di un impegno totale: soltanto attraverso un arduo percorso ci si può arrivare. Cristo non ama né chi ne sta comodamente disteso, né i soddisfatti, né i paurosi... Cristo vuole gente audace, avventurosa, magari dei "pazzi", capaci di rischiare tutto, pur di trovarlo. - È una favorevole occasione di rinnovamento... il Signore fissa il suo sguardo su ciascuno di noi, a ciascuno assegna una particolare missione nella sua Chiesa, che è portatrice della Buona Novella. Durante l'avvento, tempo privilegiato, dobbiamo sforzarci di scuotere la nostra pigrizia per rispondere in pieno all'appello del Signore. - E un incitamento alla solidarietà... Lo sforzo personale che ci è richiesto deve inserirsi in una comunità di credenti, la Chiesa, la parrocchia. Perciò questo sforzo lo realizzeremo nell'unione più stretta possibile con coloro che ne fanno parte. Risvegliamoci dunque, affinché con la testimonianza della nostra generosità e del nostro entusiasmo, possiamo trascinare anche i fratelli nel cammino verso Cristo. |