Omelia (29-11-2011) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Luca 10,21 Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: "Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli." Lc 10,21 Come vivere questa Parola? Ancora, in questo nostro cammino di avvento, la gioia di Gesù ci corre incontro. Sì, Gesù l'ha sentita vibrare in sé: un empito di forte sentimento umano potenziato, in lui, dal suo essere persona divina. Ed è una gioia scaturita da quel vivere nello Spirito che per Gesù era il suo respirare e sentire e pensare e decidere e amare e agire. Era la gioia. Perché come cima innevata, investita dal sole, vivida e intensa con la fiamma che arde e crepita nel focolare. La gioia di Gesù diventa la sua lode al Padre; ed ha un motivo profondo e semplice. Il Signore gioisce perché ha una persuasione vitale: Dio Padre ama rivelare le cose sue non a quelli che presumono di sapere tutto e vivono sul palcoscenico delle apparenze, ma ai piccoli. E piccoli - nel vangelo - non vuol dire limitati di mente, di età o d'altro. Piccoli significa semplici nel cuore. Quando Gesù attira a sé i bambini, li mostra come un simbolo di quella semplicità-essenzialità-spbrietà di vita che ti guarisce dalle complicazioni, dalla sufficienza, dallo sperpero di roba, dalla corsa dentro le preoccupazioni. Signore, fammi camminare su strade di semplicità e dunque di semplificazione. Mai di semplicismo! Fammi camminare con te, in quella intelligenza delle cose del Regno che viene dallo Spirito Santo così intimo a te. Dammi la gioia del cuore sgombro da tenebre e luminoso della tua presenza. La voce di un pensatore I bambini hanno molto da insegnare agli adulti. Se non altro sulla gioia di vivere. Stephen Littleword |