Omelia (25-12-2011)
Omelie.org (bambini)


BUON NATALE bambini!
Durante l'Avvento tutti noi ci siamo preparati per accogliere Gesù. Nei nostri presepi lo vediamo piccolino, ma sappiamo che anche lui è cresciuto diventando bambino come lo siete voi ora, poi si è fatto adolescente, giovane, adulto... proprio le stesse tappe che facciamo noi nella nostra vita. Ma perché Dio ci ha donato suo Figlio?
Perché ha voluto farsi uno di noi per farci diventare come Lui. E' un mistero grandissimo... un Dio che viene vicino a me, a te, a te, a tutti noi, un Dio che si è fatto uomo per abitare nell'uomo. Pensate bambini... in ognuno di noi c'è Gesù.
E' l'evangelista Giovanni che ci introduce in questa realtà e, col Vangelo di oggi che si chiama "prologo", lo fa in modo bellissimo. "Prologo" è una parola che deriva dal greco: "pro" significa "avanti" e "logos" significa "discorso". Il Prologo è dunque una introduzione che, in sintesi, racconta il contenuto di tutto il Vangelo, ci dice cioè la cosa più importante, la cosa che deve essere impressa nel nostro cuore come un tatuaggio che, sapete bene anche voi, non si cancellerà mai più: Dio ci ama.
Il modo in cui ce lo dice Giovanni, l'intensità con cui ce lo dice, la ripetizione di certe parole, ci fanno capire quanto importante è questo messaggio e quanto grande è la certezza di questo Amore.
Non è facile questo pezzetto di vangelo... molti studiosi hanno scritto libri per scoprirne fino in fondo il significato! Noi ora proviamo a rileggere qualche frase, le più significative, e cercheremo di capirle almeno un pochino.
"In principio era il Verbo". Vediamo intanto cosa significa la parola Verbo. Sono certa che ognuno di voi penserà alla scuola: soggetto, verbo, complemento oggetto... "Che pizza!" direte voi "il verbo pure il giorno di Natale!".
No! Non parliamo dei verbi che studiate a scuola, parliamo di "verbo" che è una parola che deriva dal latino e che significa proprio "parola". Gesù è chiamato da Giovanni "Parola" e questa Parola era fin dal principio quando ancora non esisteva niente e c'era solo Dio:"Egli era presso Dio, il Verbo era Dio". Gesù è Dio.
Avete sentito nominare "La Genesi", il primo libro della Bibbia in cui si parla della creazione? Se con i vostri genitori andate a leggere l'inizio del primo capitolo, capirete anche voi che Dio, con la sua Parola, crea.
Prima non c'era niente, poi " Dio disse..." e le cose sono cominciate ad esistere: il sole, la luna, le stelle, il mare, gli esseri viventi, le persone, tutto...
Dio è creatore della vita e la vita è luce per gli uomini. Pensiamo ad un mondo senza vita... non c'è niente! Pensiamo ad un mondo senza luce... non c'è niente, perché la luce è essenziale per vivere.
Così è Dio: è vita ed è luce per noi. Se Dio non ci fosse non ci sarebbe niente. Giovanni dice: "Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo", non certo la luce delle lampadine... nemmeno la luce del sole anche se è così forte da accecare!!! Giovanni parla di una luce ancora più grande! Parla di Gesù, luce che illumina il nostro cuore affinché facciamo le scelte giuste, luce che sconfigge le tenebre che sono il simbolo del male, luce che ci fa capire che noi siamo creature di Dio, amate, protette, benedette da Lui, fatte a sua immagine e perciò chiamate ad essere e a comportarci come Lui.
E come si comporta Dio?
Dio è venuto nel mondo per servire: Lui, Padre e Creatore, nasce nel posto più umile e povero, in una grotta, si fa uno di noi e, durante la sua vita, si mette in ginocchio e serve, aiuta, soccorre, cura, consola, perdona, soffre, gioisce, piange... Si fa nostro fratello, ci fa conoscere la bontà e la misericordia del Padre e, con la sua vita di amore per tutti, ci indica la strada per andare in paradiso.
Giovanni continua dicendo: "Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi e i suoi non lo hanno accolto". Sappiamo bene quello che è successo a Gesù: molti dei suoi connazionali non lo hanno accolto, lo hanno rifiutato, alcuni hanno tramato per farlo morire in croce. Certamente ognuno di voi penserà che sono stati proprio cattivi gli uomini di quel tempo... non meravigliamoci tanto bambini! Chiediamoci quante volte anche noi rifiutiamo Gesù facendo cose non gradite a Lui. Pensate, ad esempio, ai vostri genitori: quando disobbedite, quando vi comportate male, quando preferite sprecare il vostro tempo invece che fare il vostro dovere studiando, i vostri genitori ci stanno male e tanto anche!!! Ecco, anche così si rifiuta Gesù, quando non facciamo il nostro dovere, quando non viviamo con amore perché, facendo soffrire gli altri, respingiamo il bene che è Gesù..
" A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio".
Ecco il segreto che ci dà la possibilità di essere suoi figli: l'accoglienza. Ma cos'è l'accoglienza? La definizione del vocabolario è: "Ricevere una persona nella propria casa, nel proprio gruppo, con affetto, con gioia, con entusiasmo, con grande ospitalità". Che ne dite voi bambini? Siete d'accordo?
Oggi nasce Gesù, il Dio che si è fatto uomo, che è morto e risorto per darci la gioia eterna. Questo bambino che oggi vediamo nei nostri presepi è il dono che oggi accogliamo con tutto il nostro cuore, con la nostra mente, con le nostre azioni.
Questa accoglienza (che il vocabolario ci ha spiegato bene), è accoglienza di Gesù, è accoglienza dell'amore di Dio, è accoglienza di ogni persona che il Signore ci mette accanto.
Certo che è molto difficile accogliere se prima non si ascolta... Ascoltare cosa?
- Ascoltare attentamente la Parola di Dio: è così che comincia l'amore per Dio.
- Ascoltare il prossimo: è così che comincia l'amore per tutti.
Questi due tipi di ascolto sono legati l'uno all'altro: chi non sa ascoltare il fratello non sa ascoltare nemmeno Dio.
Osservate i bambini piccoli: è ascoltando che imparano a parlare!
E noi che siamo grandi? E' ascoltando che impariamo a Vivere.
Natale, allora, è ascoltare ed accogliere la più bella Parola che esista al mondo: il Verbo del Padre. Gesù.
In questo giorno particolare guardiamo bene e preghiamo questo Bambino che è nei nostri presepi, cerchiamo di fare silenzio dentro di noi per capire quello che ci vuole dire e... pensiamo a cosa potremmo anche noi offrire a Lui!

In una chiesa africana, durante la raccolta dei doni all'Offertorio, gli incaricati passavano con un largo vassoio di vimini, uno di quelli che servono per la raccolta della manioca.
Nell'ultima fila di banchi della chiesa era seduto un ragazzino che guardava con aria pensosa il paniere che passava di fila in fila. Sospirò al pensiero di non avere niente da offrire al Signore!
Il paniere arrivò davanti a lui.
Allora, in mezzo allo stupore di tutti, il ragazzino si sedette nel paniere dicendo: "La sola cosa che possiedo la dono in offerta al Signore".

Commento a cura di Maria Teresa Visonà