Omelia (10-01-2012)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Primo Samuele 1,18

Il suo volto non fu più come prima.
1Sam 1,18


Come vivere questa Parola?

Un inciso che rivela il pieno fiducioso abbandono in Dio. Anna, nell'eccesso del suo dolore non cerca conforto presso creature che, pur ascoltandola benevolmente, non potranno aiutarla, e neppure si raggomitola su se stessa in uno sterile autocompatimento. Con decisione ed evitando inutili raggiri di parole, consegna a Dio la sua sofferenza e la sua umile richiesta. Poi si ritira fiduciosa.

Dio la esaudirà? Al momento non ne ha la certezza, ma questo non l'angustia: sa di aver affidato il suo cruccio a chi la ama infinitamente e può aiutarla: tanto le basta per rasserenarla. E la risposta verrà superando ogni sua aspettativa: quel figlio sarà un dono non solo per lei, ma per l'intero Israele che in lui troverà un punto luce capace di rischiarare il cammino.

In questo atteggiamento, scevro da pretese e carico di fiducioso abbandono, è il cuore della preghiera: relazione filiale con un Dio riconosciuto Padre. Qui il segreto di quella pace profonda che le vicissitudini della vita non possono scalfire e che si irradia benefica dal vero orante.

Proverò, quest'oggi, a imitare Anna nel suo umile e fiducioso abbandono, consegnando a Dio quanto più mi sta a cuore.

Signore, tu vedi, tu sai, tu puoi e, soprattutto tu ami. Tutto ti consegno con immensa fiducia e totale abbandono. Di tutto ti dico grazie fin d'ora, perché comunque la tua sarà una risposta di amore .

La voce di un fondatore e vescovo

La preghiera è la stella che guida la nostra navicella nel mare tempestoso della vita.
Beato Giuseppe Edoardo Rosaz