Omelia (15-01-2012) |
Omelie.org (bambini) |
Eccoci tornati al tempo ordinario, dopo il lungo periodo di Avvento e di Natale. La liturgia di oggi, in particolare la prima lettura ed il Vangelo, indica che per conoscere Dio abbiamo bisogno di una guida, di un aiuto. Samuele, protagonista della prima lettura, confonde la voce di Dio con quella di Eli, suo maestro, il quale poi lo aiuta a capire chi lo chiamava. I discepoli di Giovanni il Battista, riconoscono in Gesù il Messia atteso perché è il loro maestro che glielo indica. Quanto è importante avere maestri come Giovanni ed Eli, che conoscono in profondità Dio e il suo modo di parlarci, di intervenire nella nostra storia! Come possiamo noi, che siamo ancora piccoli nella conoscenza di Dio, riconoscere un buon maestro? Chi può essere maestro? E se seguiamo un cattivo maestro cosa può succedere alla nostra fede?! Intanto, la vera guida spirituale, cioè quella/e persona/e che ci accompagna/no lungo il cammino di crescita - come ad es. i catechisti, o gli insegnanti cristiani - non mette in primo piano se stesso, ma dà spazio all'unico maestro: Gesù! Giovanni, infatti non ha paura di perdere i suoi discepoli, anzi lascia che seguano il Maestro più grande, e già prima, gridava a tutti di prepararsi alla sua venuta per farsi trovare pronti! Giovanni dedica tutta la sua vita all'annuncio della venuta del Messia. Spesso si ascoltano storie di gruppi che hanno capi, guide molto forti e che sono molto gelose dei propri "discepoli"; questo avviene anche tra ragazzi. Io personalmente, quando frequentavo le scuole medie, facevo parte di un gruppo e dunque uscivo sempre con loro, vestivo come sapevo che piaceva al più forte di noi, un ragazzo di nome Luca. Era il capo del gruppo, e aveva anche delle "spie"; sì, dovevano avvertirlo in caso di tradimento. Ovviamente Luca era un po' più grande di noi e proveniva da una famiglia benestante, ci invitava sempre a casa sua ed era bello quando stavamo tutti insieme. Se qualcuno aveva delle difficoltà o dei problemi con un compagno, Luca interveniva sempre in nostra difesa, ma guai ad allontanarsi dal suo "giro". Io ho trovato tante difficoltà con lui e gli altri del gruppo nel momento in cui ho iniziato a frequentare Anna, una ragazza con la quale riuscivo a confrontarmi su tante cose. Cercavo di farli conoscere, di metterli in contatto, però senza successo. Dovetti scegliere tra lei e loro, e la cosa che non capivo era: perché un amico che mi aveva tanto aiutato non riusciva ad esser contento per me che avevo una amica così preziosa! Mi rivolsi al sacerdote con cui mi preparavo alla cresima, il quale mi ascoltò e comprese bene i miei sentimenti e mi disse: "Per capire come comportarti, ricorda bene chi è un amico e pensa al nostro più grande amico: Gesù! Lui ci lascia liberi, vuole il nostro bene e seppure ci allontaniamo Lui ci aspetta e si fida di noi!". Spinta dalle parole del parroco andai a parlare con Luca convinta che avrebbe capito; gli spiegai le mie difficoltà e che non volevo rinunciare alla sua amicizia, solo avere amici nuovi e magari farglieli conoscere. Finito il mio discorso, avvertivo una sensazione di leggerezza, come si dice "avevo vuotato il sacco"! Luca non capì subito, si era offeso e per un po' a stento mi salutava, allora insistetti finché accettò di uscire con noi. La nostra amicizia era salva e noi più felici. Il parroco seppe come erano andate le cose e gioì con noi. Ecco, penso che in questa circostanza il suo aiuto sia stato determinante ed è stato proprio l'avermi ricordato come Gesù ci è amico che mi ha convinta a non arrendermi al primo tentativo. Le vere guide sono preziose perché ci conducono a Gesù, richiamano alla nostra mente la Parola di Dio e non le loro, gli insegnamenti di Gesù e non quelli presi da internet, ascoltano e comprendono senza imporre la loro idea, agiscono per il nostro bene, senza cercare un tornaconto. Se vogliamo in questa settimana possiamo ringraziare Gesù per tutte le persone che ci aiutano a conoscerlo e seguirlo e pregare per loro. Commento a cura di Antonella Stolfi |