Omelia (22-01-2012) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Marco 1,15 Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino. Convertitevi e credete nel Vangelo. Mc 1,15 Come vivere questa parola? La liturgia di questa domenica ci collega col Natale, ancora fresco nella memoria, proclamando il perché dell'incarnazione. Alla sua nascita il Salvatore è stato riconosciuto da alcune persone semplici e sagge, aperte allo soffio dello Spirito: Maria e Giuseppe, i pastori, Simeone ed Anna, i magi; adesso, dopo l'arresto di Giovanni il Battista, è il momento di annunciare pubblicamente la sua missione per il mondo: "Il tempo è compiuto", cioè il lungo tempo di attesa è finito, il regno di Dio è presente. Gesù realizza la nuova alleanza tra Dio e l'umanità, alleanza poi ratificata nel suo sangue, per mezzo del quale tutti sono salvati e sono eredi del regno. Per entrare in possesso dell'eredità bisogna convertirsi e credere non in qualche cosa ma in Gesù, Figlio di Dio che è il Vangelo, la buona notizia. E il tempo presente è quello stabilito da Dio per la salvezza di questa generazione, cioè per la mia salvezza: oggi sono invitato a diventare un uomo nuovo, una donna nuova! Nella mia pausa di contemplazione, oggi, prendo coscienza del fatto che il regno non è una speranza per l'avvenire ma una realtà di oggi! Il regno di Dio, regno di verità, amore, fiducia, giustizia, pace, fraternità, di vita per sempre, è già qui ed ora. Gesù ha vinto il male una volta per sempre. Signore Gesù, Figlio del Dio vivente, mi affido a te che mi parli e mi chiami ad amarti sempre di più e a vivere la mia vita con te e in te. Amen La voce di un santo vescovo Purificatevi totalmente e progredite in questa purezza. Dio di nessuna cosa tanto si rallegra, come della conversione e della salvezza dell'uomo. Per l'uomo, infatti, sono state pronunziate tutte le parole divine e per lui sono stati compiuti i misteri della rivelazione. Gregorio Nazianzeno |