Omelia (08-02-2012) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Primo Re 10,9 Sia benedetto il Signore, tuo Dio, che si è compiaciuto di te così da collocarti sul trono d'Israele, perché il Signore ama Israele in eterno e ti ha stabilito re per esercitare il diritto e la giustizia. 1 Re 10,9 Come vivere questa Parola? La regina di Saba, sollecitata dalla fama di Salomone, decide di recarsi a visitarlo. Vuole verificare di persona la veridicità di quello che si dice: non è facile a lasciarsi influenzare ma neppure si lascia irretire in gratuiti pregiudizi. Il suo è l'atteggiamento di chi onestamente ricerca la verità e di essa sola vuole essere seguace, e perciò non mette tra parentesi il dubbio accogliendo tutto acriticamente, né esclude la possibilità di approdare a conoscenze ulteriori. Il suo umile atteggiamento ne fa la verace discepola di un Dio che pure non conosce e che gli si sta rivelando munifico e sollecito verso il popolo che ama. Elogia la sapienza di Salomone, ma senza perderne di vista sia l'origine, sia la finalità: si tratta di un dono di Dio, a cui primariamente va la lode; ed è concessa in vista del popolo perché venga governato nel rispetto del diritto e della giustizia. Ciò che emerge, allora, è l'amore di un Dio fedele e preveniente. Il re è solo depositario della benevolenza divina che, dopo averlo così arricchito del suo dono, lo ha collocato sul trono a servizio del bene comune. Un discorso che calza perfettamente anche oggi e che riguarda tutti, perché ognuno ha il suo dono da mettere a disposizione: doni personali di cui non inorgoglirsi né tanto meno disporre dispoticamente, doni dei fratelli, da riconoscere e di cui benedire di Dio. Di fronte a ciò che "si dice", qual è il mio atteggiamento: abbocco facilmente lasciandomi influenzare, chiudo i canali di recezione, o cerco di verificare e di prendere posizione personalmente, dando "a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio"? Spirito Santo, illumina la mia mente, rendila capace di sano e retto discernimento, perché sappia scoprire e adorare l'azione di Dio, ovunque si manifesti. La voce di una Beata L'uomo che va in cerca della verità vive soprattutto nel cuore della sua ricerca intellettiva; se mira effettivamente alla verità come tale (e non semplicemente a collezionare singole nozioni particolari), egli è forse più vicino a Dio - che è la stessa verità - e conseguentemente al suo proprio centro intimo, di quello che pensi. Edith Stein |