Omelia (12-02-2012)
Monastero Janua Coeli


Se vuoi, puoi guarirmi!
Stese la mano, lo toccò e gli disse: Lo voglio, guarisci!
Perché Gesù tocca il lebbroso quando sarebbe bastato il suo volere e la sua parola per operare la guarigione?
In questo gesto c'è tutto il suo amore per la persona. I lebbrosi erano tagliati fuori da tutto, intoccabili.
Quello che guarisce il cuore di quest'uomo è quell'essere toccato mentre è lebbroso, l'unico che lo ha fatto,
l'unico che l'ha pensato come uomo e non come impuro: Gesù!
E poi c'è altro. Quando Gesù dà a te la sua vita, prende su di sé la tua "malattia".
Infatti alla fine il lebbroso diventa Lui! non può più entrare pubblicamente in una città, ma se ne sta fuori
in luoghi deserti. La lebbra di una fama sconsiderata obbliga Gesù a stare lontano.
Ma tutti vanno a cercarLo. Significativo! Quella compassione che fa di Gesù la presenza di Dio nel mondo attrae chiunque e ovunque!!!
Non dire niente a nessuno... Per il lebbroso non c'è bisogno di parlare, di raccontare perché parla il volto risanato, parla la presenza reintegrata,
parla il riprendere la vita normale fra tutti.
Usciremo dai nostri isolamenti per lasciarci incontrare dall'Amore di Cristo? Quanta lebbra ci allontana e ci rende estranei!
Nella compassione di Dio potremo rinascere, oggi, adesso!!!

suor Teresa della Croce