Omelia (22-02-2012) |
don Roberto Seregni |
Fuoco e vento Leggera e inconsistente picchia forte sulla testa, come una picconata dello Spirito. La cenere vuole svegliarci, scuotere il letargo che ci inchioda alla mediocrità e fa fallire ogni promessa. La cenere vuole farsi largo con la potenza del fuoco che consuma e con la leggerezza del vento intrappolato tra gli ulivi bruciati. Fuoco e vento, per ardere e portare lontano. Fuoco e vento, come un uragano che ti afferra, come una forza impalpabile che per quaranta giorni traccia un cammino nel deserto. Fuoco e vento, per fare memoria di quella notte e di quel sepolcro esploso: la vita non può marcire in una tomba, l'amore non può stare rinchiuso in quattro mura. Fuoco e vento. Per purificare, cancellare, distruggere. Per ritrovare ciò che davvero conta. Per rialzarsi, ripartire, rimettersi in gioco. Leggera e inconsistente, picchia forte sulla testa. Quella cenere può essere tutto questo. O forse molto di più. Dipende solo da te. |