Omelia (22-02-2012)
don Mario Campisi
Apprezzamento esteriore o autenticità interiore?

Oggi seppur rivendichiamo il nostro diritto alla privacy, la nostra autonomia e libertà, mi sembra, che lo facciamo solo come facciata al fine di farci notare dagli altri, per ottenere il loro consenso, per essere da loro stimati.
Mi sembra che senza l'approvazione degli altri è come se noi non potessimo vivere, nonostante diciamo che non mi interessa ciò che l'altro pensa di me.
Se mi accorgo che io amo veramente Dio, ma non gli ho dedicato mai una piccola attenzione, l'inizio della quaresima mi interroga sul perché? Sono stato preso dai miei impegni? Non ho avuto tempo? Ho sempre preferito fare altro pur avendo tempo?