Omelia (26-02-2012)
don Roberto Rossi
Tentazione, conversione, fede, vangelo

C'è una preghiera che dice così: "Gesù hai provato anche tu la tentazione, anche tu hai chiamato Dio in tuo aiuto: insegnaci la tua pazienza, la tua fedeltà; accresci la nostra fede".
La Quaresima è ricca di significati per la vita della Chiesa e dei singoli cristiani.

E' un tempo di purificazione e conversione, tempo di santità e di grazia, tempo di fede forte e di carità operosa.

Nel Vangelo che ricorda le tentazioni di Gesù nel deserto e l'inizio della sua vita pubblica, possiamo sottolineare due espressioni ben precise: "lo Spirito sospinse Gesù nel deserto" "convertitevi e credete nel Vangelo".

Gesù non si affretta nelle opere della vita pubblica, nella ricerca dei peccatori, dei poveri, dei malati, ma sotto l'impulso dello Spirito Santo si ritira nel deserto, dove rimane quaranta giorni, digiunando, pregando, meditando, lottando. Tutto questo nella solitudine e nel silenzio.

Gesù ci indica una esperienza profonda. Trascorrere un tempo di deserto significa fare un po' di vuoto e di silenzio intorno a noi, ritrovare la via del nostro cuore, sottrarci al chiasso e alle sollecitazioni esterne, per entrare in contatto con la sorgente più profonda del nostro essere.

Ogni momento di raccoglimento è importante: anche essere qui in Chiesa o metterci a pregare in casa nostra è un distaccarci dalle nostra cose abituali, dalle nostre tensioni e trovare pace del cuore, gioia vera e nuova forza per la nostra vita. Così pure quando riusciamo a salire su una montagna e gustiamo quella serenità e quella pace che sono i segni della presenza di Dio, accanto a noi.

Come fare un po' di deserto attorno a noi? La tradizione cristiana ci offre una risposta: il digiuno; Il digiuno non è solo limitarsi nei cibi e astenersi dalle carni. Questo digiuno del cibo conserva tutta la sua validità ed è raccomandato quando è fatto con spirito di sacrificio, per mortificare la gola e avere qualcosa di più da condividere con i poveri, con chi muore di fame.

Tuttavia questo non è il digiuno più necessario oggi. Più necessario del digiuno dai cibi è il digiuno dai rumori, dal chiasso e soprattutto dalle immagini. Viviamo nella società delle immagini; siamo divoratori di immagini. Molte di esse sono malsane, sono confezionate espressamente per sedurre. Ma forse il peggio è che danno un'idea falsa e irreale della vita.

Se non creiamo un filtro, uno sbarramento, riduciamo in breve tempo la nostra fantasia e la nostra anima a un immondezzaio. Le immagini cattive non muoiono appena giunte dentro di noi, ma fermentano.

"Convertitevi e credete al Vangelo". Convertirsi non è una minaccia, una cosa che rende tristi; al contrario è un'offerta incredibile, un invito alla libertà e alla gioia. E' la buona notizia di Gesù agli uomini di ogni tempo.

E' talmente grande l'amore di Dio, la sua presenza, la sua grazia, la sua potenza, la sua amicizia e tenerezza accanto a noi che ci invita a rinnovare continuamente la nostra vita, i nostri pensieri, le nostre azioni, per farli diventare atti di amore a Dio e al prossimo. Convertirsi significa cambiare mentalità, cambiare vita, cambiare direzione... mettersi sulla strada giusta. E' impegnarsi, con la forza di Dio, a lasciare il male e a vivere nel bene: in famiglia, nella Chiesa, nella società, nel lavoro, nel tempo libero, nell'aiuto al prossimo. La Quaresima è un grande tempo per la fede e per la carità.