Omelia (26-02-2012) |
don Mario Campisi |
Nel deserto per ritrovare la cosa più bella che abbiamo Non siamo più abituati al silenzio. O forse non lo siamo mai stati. Chi, quando torna a casa, non accende la tv, o la radio per non sentire il peso del silenzio o della solitudine? Parlare di deserto, oggi, è ancora più assurdo. Il silenzio pesa: è un macigno sulla coscienza. Ti spezza in due, se non lo accogli. Il silenzio del deserto deve essere simile. Nel silenzio allora, o ritrovi te stesso, o è la disperazione. Avete capito allora qual è la cosa più bella di cui riappropriarsi quando fai il deserto intorno a te? E' 'sé stessi'. Noi stessi, io, tu, noi siamo la cosa più bella per noi stessi.
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