Omelia (04-03-2012) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Marco 9,10 Essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti. Mc 9,10 Come vivere questa Parola? La seconda domenica di quaresima ci schiude dinanzi un'esperienza gaudiosa che fa quasi palpare ai discepoli la divinità di Cristo. Eppure vi si registra spavento e incomprensione, luce che anticipa quella della resurrezione e ombra dell'imminente passione. Quel Figlio immensamente amato sta per essere immolato sull'altare della croce. C'è di che restare sgomenti, come il giorno in cui Pietro si sentì autorizzato a protestare all'annuncio della passione. Come coniugare insieme amore e morte? Eppure questo binomio risulta inscindibile: l'amore è dolore trasfigurato, è dare la vita. Non importa se il dono si concentra in un gesto di suprema generosità o se viene sminuzzato giorno dopo giorno fino alla consumazione totale. Ciò che conta è dare e dare tutto! Nell'esperienza umana, troppo spesso si deve registrare il triste naufragio di relazioni che erano partite all'insegna dell'amore. Alla radice c'è sempre il tentativo di scindere amore e morte. Se per amore si intende soddisfacimento personale totale e incontrastato di ogni desiderio e pulsione, prescindendo dall'altro, anzi pretendendo di spremerlo dall'altro, prima o poi si resta delusi e ci si ritrae nauseati. La trasfigurazione dimostra che l'amore non solo non è incompatibile con il dolore, ma manifesta la propria divina radice proprio nella totalità di una dedizione che ha il sapore della morte a se stessi in vista della vita, della pienezza che si vuole promuovere nella persona amata. Qual è la qualità del mio amore? La cartina al tornasole che me lo dimostra è nella disponibilità a cedere qualcosa di me per un di più di vita dell'altro. Il vero volto trasfigurato dall'amore è quello del Crocifisso. Concedimi, Signore, di non distogliervi mai lo sguardo, per imparare da te ad amare sul serio. La voce di una fondatrice L'amore è fuoco che consuma. Come il fuoco se non brucia, se non scotta, non è veramente fuoco, così anche l'amore se non opera, se non soffre, se non si sacrifica non è amore. Madre Speranza |