Omelia (11-03-2012) |
Omelie.org (bambini) |
Siamo nel mezzo del cammino di Quaresima e la liturgia ci sorprende mostrandoci un Gesù che davvero non ci aspettavamo: arrabbiato! Infatti dopo aver meditato sulle tentazioni nel deserto e poi, domenica scorsa, sulla trasfigurazione di Gesù, e aver immaginato il suo volto splendente e glorioso, oggi la Sua immagine è davvero sorprendente. Come mai Gesù ha questa reazione violenta? Cos'è che gli fa "perdere le staffe"? Che effetto ci fa "vederlo" così? Ci spaventa o siamo contenti che finalmente "mostra" il carattere?! Intanto proviamo a fermarci sul significato che ha per noi la nostra casa o se è più facile la nostra stanza: come reagiamo se qualcuno entra e usa i libri come giochi e il computer come tavolo per appoggiare altre cose, insomma sposta tutto e soprattutto trasforma la cameretta in un parco giochi un po' stravagante?! A me è successo un paio di volte con i miei cugini: capitava sempre la stessa cosa, venivano a casa e tutti felici li accoglievamo con grande gioia. Mamma cucinava i loro piatti preferiti e io e papà li portavamo un po' in giro o li facevamo vedere i video delle vacanze estive! Dopo pranzo, perfettamente a loro agio scorazzavano per casa rovistando dappertutto senza che nessuno li fermasse. A quel punto sceglievano la camera che più li attraeva e si rinchiudevano lì per ore. Io ero felice perché erano i miei cugini, gli sono molto affezionata, ma quando scoprivo che prendevano i miei peluche e li aprivano per scoprire cosa ci fosse dentro o che avevano organizzato una caccia al tesoro e per far ciò, avevano scarabocchiato alcuni libri, allora gridavo più forte che potavo, piangevo così tanto che finivo le lacrime. Avevano rovinato la mia camera, che era come casa mia, dove amavo ospitare le mie amiche. Mi sentivo tradita o meglio che avesse abusato della mia fiducia e interpretato male la mia disponibilità. A Gesù è capitato qualcosa di simile ma più grave: la sinagoga, come la Chiesa per noi cristiani, è la casa di Dio e il luogo che più di altri è dedicato a Lui e dove tutti sono invitati da Dio stesso non solo ad entrarvi, bensì a rimanere per stare in intimità con Lui solo! Dunque Gesù che si aspettava un luogo così e delle persone desiderose di parlare con il Padre, trova mercanti, cambiavalute, probabilmente si scandalizza, chiedendosi: Che c'entra tutto ciò con il tempio del Padre mio? Gesù intuisce immediatamente che stavano usando male uno spazio e un tempo speciale; le persone che erano lì forse si confondevano o perdevano di vista il motivo per cui erano lì! Invece di pregare compravano o vendevano, concludevano affari e sicuramente non con Dio! Non poteva tacere davanti a questo disordine; Gesù parla loro del vero Tempio e sembra dirgli non è così e non è qui che troverete ciò che cercate, io vi aiuterò a fare chiarezza. I suoi gesti eclatanti, che ricordano i rimproveri dei genitori quando ne combiniamo di davvero grosse, testimoniano il suo grande desiderio di condurre tutti a Dio e la volontà di compiere la sua missione: mostrarci l'amore infinito che il Padre ha per ognuno di noi. Il Tempio, la Chiesa è sacra poiché c'è Dio e ci sono uomini e donne che si rivolgono a Lui; la confusione, il disordine allontanano da Dio e la Sua voce rischia di non raggiungere il cuore di chi lo cerca. In questa settimana e a cominciare da questa celebrazione, possiamo allenarci a individuare ciò che ci distrae da Dio e decidere di concentrarci maggiormente sul desiderio di stare con Lui e rimandare tutto ad un altro momento. Commento a cura di Antonella Stolfi |