Omelia (25-03-2012) |
don Nazareno Galullo (giovani) |
Noi giovani vogliamo "far vedere Gesù" Vedere Gesù. Perché? Alcuni greci lo chiedono agli apostoli. E Gesù si fa vedere. Perché chiedono di vedere Gesù? Forse perche hanno sentito parlare di Lui, di qualche miracolo, di qualche suo gesto. O anche di qualche sua parola forte. Vogliono vedere. Curiosità? Beh, se anche fosse, questa non è poi così male. Anche se Gesù, da cui forse si aspettavano altro, fa un discorso un po' audace per gente come loro che non lo conosce: "chi ama la propria vita la perde"; "Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore" e altri discorsi un po' difficili. Mi chiedo: c'è gente oggi che vuol vedere Gesù? O si dà tutto per scontato? Nel senso che tutti lo conoscono già e quindi zero curiosità? Mi piacerebbe sapere che c'è qualcuno che vuol ancora vedere Gesù. Perché c'è una possibilità valida ancora oggi. Ed è quella del "servire". Tu puoi servire Gesù e seguirlo: ti è data la possibilità di vederlo. Dove? Negli occhi di un fratello bisognoso, di un amico che è indifferente ad ogni discorso su Gesù, di quella persona tanto tanto povera, nella Chiesa oggi tanto infangata da tanti, nella missione, negli oratori, e soprattutto nella preghiera. Oggi puoi vedere Gesù. Non è lontano e devi solo cercarlo. Devi metterti in ascolto se lo vuoi vedere. E se lo servi oggi lo vedrai, nascosto ma presente. E, servendoLo sarai unito al Padre. Perché questo è quel che Gesù vuole: portarti direttamente al Padre. Bisogna mettersi sotto la croce per vedere Gesù. Egli ti attirerà a sè. Devi solo far lo sforzo di rinunciare un pochino alle tue abitudini che ti stritolano e non ti fanno "vedere" Gesù. Ti fanno vedere tante tante cose, ma ti impediscono di vedere il Cielo. Per vedere il cielo devi guardare a Gesù. Presente e non assente. In tanti credono che Gesù sia assente, soprattutto quando capita qualcosa di male, di negativo, di inaspettato. E invece è lì, presente, a piangere con te, a soffrire con te, a lasciarti libero per non costringerti nemmeno con un soffio a credergli: credergli è un atto libero. Dio è lì, accanto a te. Ma non lo vedi. Perché tu pensi che vederlo sia qualcosa di fisico. E invece Gesù ci ricorda che è beato chi crede senza aver visto. La tentazione del vedere e del toccare è sempre in agguato, ti circonda e ti allontana dalla verità facendoti credere verità solo ciò che vedi e senti. Torna a Gesù, torna alla croce, senti l'attrazione di quest'uomo-Dio che da quel legno atroce ha amato tutti, anche te, con un amore immenso ed eterno. "In quel tempo" diventa il tuo tempo: quella croce dove è appeso Lui sparge un amore immenso per tutta l'umanità anche del presente (perché Lui è eterno e il suo presente è oggi). Oggi è il momento di prendere coscienza che senza Gesù la vita è vuota. Peccato accorgersene dopo, peccato davvero. Ringrazio sempre Dio per i tanti giovani che si convertono ogni giorno, che ogni giorno si sforzano di "vedere Gesù". E magari si sforzano anche di far vedere Gesù con la loro vita che cambia di giorno in giorno. E il passato diventa solo un ricordo. Soprattutto il passato vuoto. Auguri di buona conversione. Un abbraccione. d. Nazareno www.facebook.com/vangelogiovaneTu |