Omelia (23-03-2012) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Giovanni 7,27 Ma costui sappiamo di dov'è, il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia. Gv 7,27 Come vivere questa parola? È la festa delle capanne e Gesù va di nascosto a Gerusalemme per non scontrarsi con le autorità religiose. Arrivato nel Tempio si mette ad insegnare alla gente, perplessa sulla sua identità: si chiedono, questo Gesù è veramente il Messia? Perché i capi religiosi non si pronunciano? Conosciamo la provenienza di quest'uomo, città e famiglia ... non dovrebbe essere così per il Messia? Gesù cerca di far comprendere che la loro conoscenza è parziale. La sua vera provenienza è da Dio che lo ha mandato ed egli è veritiero. Gesù non nomina Dio in questo brano ma gli ascoltatori capiscono bene a chi si riferisce. Cercano di arrestarlo ma non è ancora giunta la sua ora. Da questo momento gli scontri con i capi aumentano portando Gesù sempre più verso la passione e la gloria. Gesù è venuto proprio per aprire tutti ad una conoscenza più completa di Dio, per rivelare in forma umana l'amore di Dio per noi. Molti, però, oggi come ieri, si accontentano di ciò che hanno imparato da piccoli o di ciò che pensano di sapere; non si preoccupano di andare più in là. Questo è il momento favorevole di prendere in mano la Bibbia, pregando lo Spirito Santo perché ci apra il cuore all'accoglienza di Gesù. Oggi, nella mia pausa contemplativa, ripeto con umile amore: Tu sei il Cristo, il mio salvatore! La voce di una scrittrice Perché chiedersi "Cosa sarebbe stato se ...?" e cercare motivi logici e razionale per spiegare il passato? Oggi è un nuovo giorno e noi, a ogni giorno che passa, percorriamo un altro tratto del nostro cammino. La possibilità che ci offre oggi, è la possibilità di oggi. Marlo Morgan |