Omelia (29-03-2012)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Giovanni 8,51

In verità, in verità io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno.
Gv 8,51


Come vivere questa Parola?

Eppure la morte è per l'uomo viandante su questa terra, l'altra faccia della vita. Finisce il tuo pellegrinaggio quaggiù e arrivi a casa: la dimora del tuo stare con Dio per sempre.

Ma qui Gesù intende la morte come un venir meno per sempre di tutte le energie che sostengono l'esistenza: energie spirituali, intellettive, affettive, conoscitive, relazionali. Ecco, la morte è la cessazione di tutto questo.

Ma ci sono tanti modi di vivere e di morire. C'è una vita che è trasparenza di vangelo e albero che fruttifica il bene. E c'è una vita che è trascinamento di cose fatte per forza, con pesantezza, nel grigiore dell'indifferenza o nell'asprezza del rifiuto di amare. Ed è un vivere apparente: di fatto è morire. "Chi ama - dice il libro sacro - dimora in Dio che è amore". "Chi non ama dimora nella morte". Come dire: dimora nel rifiuto di tutto ciò che palpita e vive in verità bellezza e bontà nel consenso al progetto di Dio.

Ecco, è a questa profondità che s'innesca la Parola di Dio di oggi, perché ci indica la via per vivere in pienezza: quella di mettere in pratica ciò che la Parola di Dio, giorno dietro giorno, ci insegna. A volte riteniamo di non riuscire a percorrere la via della luce e invece, sostanzialmente, è così facile!

Oggi, e non domani o dopodomani, voglio tenere a portata di mano il vangelo. Oggi, anzi subito, voglio ascoltare quello che Dio vuole oggi da me: assumere e vivere ciò che accade e ciò che è mio compito, assumere tutto ma nella luce di Gesù e del suo insegnamento che è amore.

La voce di un monaco greco del X secolo

Il Signore ha detto: «Scrutate le Scritture» (Gv 5,39). Scrutatele dunque e ricordate con molta fedeltà e fede quanto esse dicono. Così, conosciuta chiaramente la volontà di Dio... sarete in grado di distinguere senza sbagliarvi, il bene dal male, invece di prestare orecchio a qualsiasi spirito e di essere trascinati da pensieri malsani.
Simeone il Nuovo Teologo