Omelia (25-03-2012) |
don Mario Campisi |
L'ora di Gesù e l'ora dell'uomo Gesù va subito al cuore della domanda dei greci parlando della sua «ora» (v. 22), cioè «l'ora» della passione, morte e risurrezione. L'evento della croce ci rivela il vero volto di Gesù nel suo rapporto singolare di Figlio col Padre. Gesù stesso invita gli interlocutori a fermarsi non tanto sui suoi discorsi o sui suoi miracoli, quanto a guardare alla croce, momento fondamentale per capire tutta la sua vicenda storica e la sua missione salvifica. «Io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me»: in tale detto viene espressa la fecondità del dono totale di Cristo. La croce di Cristo diventa così costruttrice di comunità; evidenzia la sua capacità di attrazione. Ma prima di arrivare alla gloria del Padre, Gesù deve necessariamente passare attraverso la notte della passione e della morte.
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