Omelia (02-04-2012)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Giovanni 12,5

Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?
Gv 12,5


Come vivere questa Parola?

"Sei giorni prima di pasqua", così si introduce il brano evangelico di questo lunedì della settimana santa. Giovanni, come aveva fatto nel presentare la prima settimana apostolica di Gesù, ora torna a scandire i giorni, gli ultimi della sua esistenza terrena, quasi un voler fissare ogni particolare per consegnarlo a noi.

Entriamo allora con lui nella casa ospitale di Marta e Maria. Lo sguardo si posa su Lazzaro tornato in vita, mentre ci risuonano in cuore le parole di Gesù: "Io sono la resurrezione e la vita... Chi crede in me non morirà in eterno". L'effondersi del profumo di nardo ci porta a spostare l'attenzione. Al posto d'onore c'è l'ospite. Ai suoi piedi Maria che manifesta, con sensibilità tutta femminile, il proprio riconoscente amore. Ma ecco levarsi, come l'irritante stridore di un ingranaggio arrugginito, la gretta osservazione di Giuda.

Eppure anche lui un giorno è stato soggiogato dall'amore di Gesù. Lo ha seguito, lasciandosi alle spalle famiglia, casa... Tutto, diremmo. Ma forse è più esatto dire, quasi tutto. E proprio quel poco da cui non è riuscito a staccarsi, ha innalzato un alto muro tra lui e Gesù.

Amore che tutto dà senza conteggiare: e il suo profumo si espande e conquista. Mano che non riesce a schiudersi nel dono totale e finisce col perdere tutto ciò che crede di possedere.
Ed io sono disposto a giocarmi tutto nell'avventura dell'amore?

Non permettere, o Signore, che la nostra relazione di amore sia inquinata dal gretto tentativo di trattenermi qualcosa. Prendi, prendi tutto, Signore: io voglio soltanto te!

La voce di una santa

Non calcolando io vo' donar sicura, che chi ben ama non conteggia più.
S. Teresa di Lisieux