Omelia (06-04-2012)
padre Gian Franco Scarpitta
Rivelazione, amore e assurdità

Quando si parlava della tentazione di Gesù nel deserto, si faceva cenno a che il demonio, esaurite tutte le risorse di devianza nei confronti di Gesù, si allontanò per tornare al momento opportuno (Lc 4, 12 - 13); ci troviamo adesso in questo momento propizio per il demonio ma necessario perché Dio adempia nel suo Figlio il suo disegno di salvezza. Il diavolo che aveva tentato Gesù entra in Giuda e si rende artefice di questo avverso e intrigante complotto nei confronti di Gesù. E' l'ora delle tenebre. Gesù stesso lo afferma mentre gli aguzzini gli mettono le mani addosso: non perché essi siano stati capaci di braccarlo e di arrestarlo lui ora è nelle loro mani, ma semplicemente perché è giunta la l'ora delle tenebre, quella che coincide con il tempo opportuno della salvezza: l'ora nella quale le tenebre hanno un momentaneo sopravvento perché Dio, attraverso di esse, possa manifestare la sua gloria e realizzare la sua opera di salvezza.
Dio sceglie una modalità insolita per manifestare se stesso all'uomo, e questa si allontana di gran lunga dalle aspettative tipicamente umane di grandezza, di potere o di coercizione. Dio non si rivela infatti nei segni grandiosi o negli eventi roboanti e altisonanti, ma lasciandoci flagellare e uccidere sulla croce! Manifesta quindi la sua onnipotenza divina in ciò che gli uomini definiscono assurdo, insensato e irrazionale: farsi uccidere. E per di più, Dio sceglie per sé la morte violenta, lui che è fonte di vita e di benedizione, lasciando che altri lo deprezzino e che la legge lo definisca "maledetto". Infatti, secondo la legge giudaica è "maledetto chiunque pende dal legno"(Dt 21, 23).
Si direbbe che Dio nella croce si mostri debole, impassibile e sottomesso, nonché vigliacco e incapace di reazione e di difesa; se consideriamo la concezione nostrana di amore e di giustizia allora Dio non è più un Dio, me semplicemente un essere disonorato e inattendibile. Eppure è proprio questa la prerogativa esaltante del Dio cristiano: non concepire la mentalità tipica dell'uomo e prendere da essa le distanze, ragion per cui sceglie come sinonimo di potenza e di elevatezza quanto noi interpretiamo come illogico e assurdo.
In Cristo, Dio si è fatto maledizione, perché noi ricevessimo la somma benedizione. Per questo motivo quello di oggi è il Venerdì della rivelazione, ma anche della pazzia e dell'insensatezza, perché il Salvatore si rivela nell'assurdo umanamente inteso.
C'è chi, come Hegel, ha fatto su questo argomento una questione di mera coincidenza fra il reale e il razionale, parlando di "Venerdi Santo speculativo" nel quale lo Spirito Assoluto, prima alienato da se stesso muore ma risorge per tornare in se stesso; ma noi siamo convinti che è sconveniente e infruttuoso ridurre a filosofia quanto appartiene invece alla rivelazione del Dio trascendente che si rende Amore per noi. E' infatti per amore dell'uomo che avviene la rivelazione divina, ma quale mezzo poteva essere più esauriente riguardo all'amore se non quello della croce?
Nel Venerdi della pazzia e dell'insensatezza vi è la manifestazione di un Altro che di fa per noi, che ci si auto consegna e si dona senza riserve e in questa rivelazione, come dice Ratzinger l'uomo viene messo di fronte a Dio, ma anche di fronte a se stesso, perché viene messo in grado di conoscere il suo bisogno di Dio. Se l'uomo infatti - il che è vero - ha bisogno d'amore, ciò vuol dire che ha bisogno di Dio, perché Dio è vero amore. Una vecchia canzone dei Camaleonti si intitolava "L'ora dell'amore", questa è l'ora dell'amore smisurato e folle di Dio per l'umanità.
Se Gesù fosse sceso dalla croce avrebbe certamente mostrato di essere Dio con argomenti di indubbia indiscutibilità, ma questo non avrebbe stupito nessuno poiché in tutte le culture religiose Dio è capace di tutto, anche di sbaragliare i propri avversari. lo spirare in croce nell?abbandono dopo la lunga agonia invece ci stupisce ancora oggi di come Dio sia onnipotente in quanto il suo amore può davvero tutto per noi e di come noi da questo amore possiamo essere sedotti e affascinati.