Omelia (01-01-2004) |
don Marco Pratesi |
Con Maria accogliamo il Principe della Pace Il nome che l'angelo aveva indicato a Maria al momento dell'Annunciazione viene oggi imposto al bambino: Gesù. Questo nome, lo sappiamo, rivela l'identità profonda di chi lo porta, il suo compito e la sua missione nella storia della salvezza: è il Salvatore, colui che libera l'uomo da tutte quelle potenze di morte che sempre di nuovo lo opprimono. Questo primo giorno dell'anno ci invita a concentrare la nostra attenzione sul tema della pace. La vita dell'uomo è costantemente minacciata dalla tendenza a risolvere i problemi con la violenza, di vario tipo, mediante il ricorso alla legge del più forte. Per evitare che i problemi siano risolti con la forza il più elementare strumento è il diritto, la legge: occorre sostituire alla forza delle armi la forza morale della giustizia. Il diritto è il primo strumento da usare per arrivare alla pace. Ma da sola la giustizia non basta, perché spesso rimane intrisa di rancore, di odio. La giustizia deve trovare il suo completamento nell'amore. Noi cristiani ne sappiamo il motivo: perché questa è la vocazione autentica dell'uomo. E questa è la sua vocazione perché creato ad immagine di Dio, che è amore. Al di fuori di questo non può esserci pace vera e duratura. L'amore è la forma più vera di rapporto tra uomini, a tutti i livelli, da quello personale a quello internazionale. Gesù, il Salvatore, ci salva dall'istinto di morte che ci portiamo dentro e ci chiama a collaborare al suo grande progetto di pace, lui, il principe della pace. Richiamiamo alla mente le parole di Isaia proclamate dalla liturgia la notte di Natale: "Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il segno della sovranità ed è chiamato: 'Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace'. Grande sarà il suo dominio e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e sempre." Con il suo "sì" Maria ha offerto se stessa come spazio in cui Dio poteva farsi presente nel mondo. Come lei e con lei anche noi vogliamo fare lo stesso: se riusciremo a farlo sarà un buon 2004; per questo chiediamo la sua intercessione materna. Buon 2004 a tutti! All'offertorio: Pregate fratelli e sorelle perché questo sacrificio ci renda costruttori di pace, e sia gradito a Dio Padre Onnipotente. Al Padre Nostro: Con Maria chiediamo al Padre che il suo Nome sia santificato, che Dio sia riconosciuto e accolto come Padre: |