Omelia (15-04-2012) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Prima Giovanni 5,4 Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo, e questa la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede. "Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti". 1 Gv 5,4 Come vivere questa parola? Siamo ancora in pieno clima pasquale con la festa della Divina Misericordia. Rallegriamoci per la risurrezione di Gesù che ci ha elargito l'amore misericordioso di Dio, e riflettiamo su che cosa vuol dire tutto questo per me. Sappiamo che questo evento travolgente è il centro propulsore della nostra fede; senza questo non ci sarebbe il cristianesimo. Noi non crediamo solo nella Parola scritta ma nella Parola che si è fatta Carne. Se Gesù non Vivente, la nostra fede sarebbe vana. Nel Vangelo vediamo Gesù che arriva di sorpresa fra i suoi, nascosti dietro la porta sbarrata per paura dei Giudei. "Pace a voi", dice Gesù e i discepoli gioiscono al vederlo! Chissà quante emozioni passano nei loro cuori! Essi l'hanno visto crocifisso; hanno sentito le sue ultime parole. E adesso eccolo! Possono vederlo, toccarlo, ascoltarlo, guardano i segni della sua passione - e credono! Il Signore è veramente risorto! Anche a noi piacerebbe condividere la gioia di vederlo e toccarlo nella carne. Non dimentichiamolo: ogni volta che partecipiamo all'Eucaristia e facciamo la Comunione, ciò si realizza anche per noi: tocchiamo Gesù nella carne! Egli lo ha promesso di fronte all'incredulità di Tommaso: beati quelli che credono senza vedere! Nella mia pausa contemplativa, oggi, mi lascio travolgere dall'amore di Gesù per me, amore misericordia! Gesù, Figlio del Dio Vivente, voglio testimoniarti nella mia vita. Abbi pietà di me! La voce di un santo cardinale Cuore parla al cuore perché lo Spirito Santo è in me. Unifico il mio essere nello spazio sacro dentro di me dove incontro Dio, il vero Dio mistero che mi avvolge e mi riempie. J.H.Newman |