Omelia (26-04-2012)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Giovanni 6,48

Io sono il pane della vita.
Gv 6,48


Come vivere questa Parola?

Gesù ha detto che se uno mangiava del pane dato da lui, sarebbe vissuto per sempre. A dispetto di ogni morte, infatti, chi crede in Gesù impegnandosi a vivere la chiave della salvezza che è il precetto dell'amore fraterno, vive una vita che è umano-divina. Umana perché vive semplicemente quello che comporta la natura dell'uomo, divina perché Gesù ci ha resi figli del Padre celeste in lui che è il Figlio unigenito: Dio da Dio. Ora quel suo dare la vita in morte di croce per noi, è stato salvifico, certo! Ma la meraviglia è che Gesù ha voluto farne un dono quotidianamente nuovo. E così, come sulla mensa è il pane del giorno che assicura la sussistenza, così l'Eucaristia che è "memoriale" continuo e perenne del mistero di Gesù: della sua passione morte e resurrezione, è davvero Pane che assicura la vita eterna, se, ce ne si nutre con fede e amore.

Pane della vita: espressione compendio prezioso di verità che riscatta dal grigiore di un'esistenza senza senso.

Pane della vita: che orizzonti di fiducia apre a noi questa parola di Gesù e quali corde profonde del nostro cuore può far vibrare!

Pane della vita comprato a prezzo del Tuo Corpo spezzato e del Tuo Sangue versato, Gesù!

Pane della vita che riscatta dalla morte: da ogni morte vanificante l'esistenza

Non permettere che alligni in me l'erba cattiva dell'abitudinarietà, della pesantezza e del compromesso. Nutrimi di te, Gesù, perché non sia più il mio ego meschino a vivere in me, ma tu viva in me.

La voce di una carmelitana

Se cerchi una leva che ti sollevi o una scintilla che t'accenda, volgiti con tutto l'ardore alla Divina Eucaristia.
Madre Maria Candida dell'Eucaristia