Omelia (04-01-2004)
don Marco Pratesi
"Il Verbo si è fatto carne"

"Il Verbo si è fatto carne". Questa espressione "Verbo", non è di comprensione immediata, però dobbiamo cercare di fare uno sforzo, perché è importante.
Di fronte al mondo e alla storia ci chiediamo a volte: "c'è una logica in tutto questo? e quale?". Giovanni vuole dirci oggi che il significato ultimo delle cose si è mostrato a noi, ci è venuto incontro nella persona di Gesù di Nazareth, in quello che lui ha fatto e detto. Lì noi incontriamo il senso di tutto.
Perché quello che esiste esiste? Qual è la ragion d'essere del mondo, il suo significato? Qual è lo scopo della mia vita, il suo senso? Quello che mi succede nasconde in sé un progetto o avviene a caso? Ogni volta che ci facciamo queste domande, che noi ci chiediamo "perché?" siamo alla ricerca del Verbo. E almeno nei momenti della sofferenza, tutti ce lo chiediamo. "Perché, Signore, stai lontano, nel tempo dell'angoscia ti nascondi?" chiede il salmista. Una domanda di sempre. Gesù, Verbo incarnato, è la risposta a queste domande, risposta che non è una teoria ma una persona - carne, secondo il linguaggio della Bibbia.
Giovanni continua dicendo che tutto quello che esiste è stato creato per mezzo del Verbo. Che cosa significa? Questo Verbo, questo senso, è scritto nelle cose in forza della creazione. Quando ha creato, Dio ha impresso questo Verbo nelle creature. E io che sono creatura non mi do il senso da me, posso solo scoprirlo, accoglierlo e viverlo: questa è l'unica sapienza possibile. Chi pretende di imporre un altro Verbo, un altro senso, fa violenza e distrugge sia le creature che se stesso.
Giovanni ci dice infine che questo Verbo è luce e vita. Questa è davvero una buona notizia: vuol dire che il senso della realtà è positivo per noi, è luce e vita, appunto: trovare questo Verbo significa riempirsi di luce e di vita. E se vogliamo andare ancora più a fondo: trovare questo Verbo significa diventare figli di Dio. Quanti accolgono il Verbo diventano figli di Dio. Perché lui, il Verbo, il senso rivelato, la Parola che dice il significato, non è altri che il Figlio, da sempre "presso Dio", faccia a faccia in dialogo con il Padre. In questo dialogo siamo invitati a entrare anche noi: accogliendo il Verbo, scopriamo che la nostra identità più vera è proprio quella di essere figli.

All'offertorio:
Pregate fratelli e sorelle perché questo sacrificio sia per noi incontro con il Verbo incarnato, e sia gradito a Dio Padre Onnipotente.

Al Padre Nostro:
Il Verbo ha rivelato il Padre e ci ha insegnato come entrare in rapporto con lui; preghiamo come ci ha insegnato: