Omelia (24-06-2012)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)
Commento su Natività di San Giovanni Battista

Oggi 24 giugno è il solstizio d'estate, solennità di San Giovanni Battista. Fra sei mesi la liturgia, ispirandosi allo stretto parallelismo tra Gesù e il battezzatore, stabilito da Luca nel vangelo dell'infanzia, ci offre la contemplazione del Natale, la nascita del Redentore. Solstizio d'inverno e solstizio d'estate. Col 25 dicembre le giornate cominciano ad allungarsi, col 25 giugno le giornate cominciano a diminuire.

Anche in questa manifestazione astronomica c'è un parallelismo stretto tra le due liturgie, quella del Natale e quella della nascita di Giovanni Battista. Parlando di se stesso Giovanni dice, riferendosi a Gesù: "Egli deve crescere e io diminuire" (Gv 3,30). La logica vuole che quando il sole splende le lampade vengano spente, non sono più indispensabili per vedere gli oggetti.

La solennità odierna ha radici molto antiche, sant'Agostino ci fa sapere che già ai suoi tempi, in Africa, il giorno natalizio del precursore veniva celebrato con solennità.

Fra i nati da donna, Giovanni e la Vergine Maria, sono i soli di cui si celebri sia il giorno della nascita terrena che quello della nascita alla vita eterna. Giovanni è, dai quattro evangelisti, presentato come una figura speciale, colui che in forza del nome indica un'azione di Dio, è il "chinarsi" di Dio, l'irradiarsi di Dio, sul suo popolo.

Egli è l'uomo che la Provvidenza ha scelto per preparare l'ingresso dell'Eterno nella storia. Pur essendo chiamato a tenersi lontano dalle cose della terra, quali vino ed acqua, danza ed esulta per le cose dello Spirito ( danza nel ventre materno allorché sente la voce di Maria che viene a visitare Elisabetta, esulta di gioia quando indica "l'agnello che toglie il peccato del mondo... colui che viene dopo di me ma è prima di me"). Giovanni non è il precursore di Gesù, solo per quanto riguarda la nascita, la missione e la morte. Egli è anche l'amico dello sposo che, presentata la sposa allo sposo e organizzata la festa di nozze, scompare dalla scena di questo mondo.

Ma chi è Giovanni il Battezzatore? Nei Vangeli troviamo la risposta a questa domanda. Rispondendo ai sacerdoti e leviti inviatigli dai Giudei che gli chiedevano chi fosse Giovanni risponde " Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaia" ( Gv 1,23), e ancora si definisce: precursore e amico dello sposo ( Gv 3, 28-29). Gesù parlando alle folle da questa testimonianza di Giovanni: "Siete andati a vedere.... Più che un profeta. egli è colui del quale sta scritto: Ecco, dinanzi a te manderò il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via. Io vi dico: fra i nati di donna non vi è alcuno più grande di Giovanni". ( Lc 7, 27-28). Se dovessi dare una definizione di Giovanni Battista mi troverei fortemente imbarazzato e ripeterei sicuramente cose già trite e ritrite, ma tento ugualmente di dare una risposta. Chi è per me il battezzatore? Siamo tutti noi che, essendo diventati figli di Dio per mezzo del Battesimo, non voluto da noi, ma voluto dall'Alto, siamo chiamati, a tener fede alle parole dei nostri genitori, impegnandoci a vivere veramente da figli di Dio, da risorti, obbedienti alla volontà del Padre che, non ci chiederà cose superiori alle nostre forze, ma che sta alla nostra destra per difenderci.

Siamo ancora noi quando non ci teniamo aggrappati ai nostri privilegi, quando siamo obbedienti alla volontà di Dio, quando ci veniamo incontro l'un l'altro, quando non ci scoraggiamo se non valutano in maniera positiva le nostre azioni.

Questo per me è oggi Giovanni Battista di fronte al quale ci sono molti Erodi, che pur ammirandolo non esiterebbero a tagliargli la testa e come disse Primo Mazzolari: " La testa di Giovanni Battista ha più ragione sul piatto che sul collo".

Natività di San Giovanni Battista

- Siamo l'uno per l'altro, per i figli, gli amici segno di grazia e di salvezza?>
- Siamo sfiduciati perché le "cose" non obbediscono ai nostri desideri