Omelia (20-05-2012)
don Roberto Seregni
In tutto il mondo

Mi immagino il Signore Risorto: bellissimo e glorioso insieme ai discepoli. E poi un ultimo sguardo, occhi negl'occhi con i dodici, un sorriso, un saluto e il ritorno al Padre nella pienezza dello Spirito.
Il Signore non scappa, la sua non è una fuga, ma un ritorno alla comunione trinitaria. Il Figlio, dopo aver compiuto l'opera affidata dal Padre, fa ritorno nell'unità della trinità con tutta la sua umanità trasfigurata dalla potenza della resurrezione.
Ogni anno questa festa mi sconvolge.
Gesù ritorna al Padre e si porta dietro tutta la nostra umanità!
Luci e ombre, slanci e cadute, gioie e dolori, sono portate dal Risorto sotto lo sguardo del Padre, nella comunione con lo Spirito.
Niente di ciò che è umano è sconosciuto a Dio.
Che meraviglia...

Lui sa la tua fatica davanti a quel bivio così importante della tua vita, Lui sa la tua gioia per l'amore ritrovato, Lui sa il tuo dolore per quel tradimento, Lui conosce le tue lacrime ogni volta che passi davanti a quel letto vuoto, Lui sa il subbuglio del tuo cuore, Lui sa la fatica della distanza, Lui sa la gioia e lo slancio di questa nuova scelta di vita, Lui sa...

Accanto a questa stupenda rivelazione, la festa di oggi ci ricorda anche quale missione impegnativa il Risorto ha affidato ai discepoli, noi compresi. Il Suo Volto sottratto alla vista con l'Ascensione, dovrà essere reso presente dal volto della Chiesa missionaria: "Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura" (Mc 16,15).

Allora coraggio, cari amici! Siamo chiamati ad essere la trascrizione visibile del Risorto, siamo chiamati ad essere testimoni del Vangelo, narratori credibili di un incontro che ha cambiato la nostra vita, trasparenza di un amore che ha sfiorato il nostro cuore con la potenza e la dolcezza dello Spirito. La chiamata missionaria non è un di più dell'esperienza cristiana o qualcosa riservato per i superman della fede, ma è un elemento essenziale e costitutivo della vita del discepolo. Superiamo il rischio di dedicarci alla conservazione della fede, al mantenimento del nostro piccolo orticello o a serrare i ranghi del nostro striminzito gruppo, e lasciamo che lo Spirito ci guidi in mare aperto per essere testimoni di un amore che ha ribaltato la nostra vita.

Buona settimana
don Roberto
www.sullatuaparola.wordpress.com

N.B. Per esperienze estive con gruppi di giovani o famiglie mi permetto di ricordare il mio recente libro "Incontri. A tu per tu con Gesù" ed. Elledici. E' un testo nato "sul campo" e pensato per percorsi personali o di gruppo in ascolto della Parola per riscoprire un autentico e vitale incontro con il Risorto.