Omelia (27-05-2012) |
don Roberto Seregni |
Nuova primavera... Settimana piena. Ripenso agli intrecci di questi ultimi giorni: una bellissima coppia di fidanzati che dalla Germania segue le mie mail e di passaggio dalla Valtellina passa a trovarmi, un' amica preziosa ritrovata dopo anni di distanza, una mamma che dopo anni si apre al mistero del perdono, alcune coppie che si preparano al matrimonio e mi chiedono di essere accompagnate negl'ultimi mesi di preparazione... Questa mattina ci ripenso, rimetto insieme un po' di pezzi e mi stupisco contemplando la meravigliosa e imprevedibile fantasia dello Spirito Santo. Allora vorrei provare a scrivere qualcosa di questa festa che celebriamo e che chiude il tempo pasquale. Beh, innanzitutto bisogna chiarire che lo Spirito Santo non è una cosa, ma una persona, una presenza. Immagino che molti di voi stiano andando a cercare nella memoria qualche ricordo del catechismo della Cresima, per scovare qualche informazione in più su questo illustre sconosciuto che è lo Spirito Santo. Se avete in mente qualche bella definizione tenetevela stretta, ma lo Spirito ci tiene ad essere riconosciuto per quello che fa', più che per quello che si dice di Lui. Se un brano della Parola ti punzecchia il cuore non avere dubbi: è opera dello Spirito Santo. Se un incontro inaspettato ti dona una gioia fresca e spumeggiante non avere dubbi: lì c'è il Suo tocco. Se dopo un periodo di letargo spirituale senti il desiderio di una nuova primavera non stai impazzendo: è l'azione dello Spirito. Se trovi dentro di te un coraggio mai sperimentato prima non temere: è lo Spirito che lavora il tuo cuore. Senza lo Spirito e i suoi mitici sette doni la nostra vita spirituale sarebbe noiosa come la compilazione della dichiarazione dei redditi. Senza lo Spirito leggeremmo la Parola con lo stesso entusiasmo con cui si legge la guida del telefono... Lo Spirito infiamma, dona nuova vita, allarga lo sguardo, porta il cuore fuori dagli steccati della paura, dona la forza per dare mani e piedi ai nostri sogni, ci fa amare non i porti ma il mare aperto... Allora coraggio, cari amici! Alziamo le vele e lasciamoci guidare dal soffio dello Spirito. Lui che è "datore di vita" (1 Cor 15,45) e che "ci ha liberato dalla legge del peccato e della morte" (Rm 8,2), ci faccia sperimentare ogni giorno la novità e la bellezza della vera fede nel Cristo Risorto e ci renda testimoni appassionati fino agli estremi confini del mondo... Buona settimana don Roberto |