Omelia (27-05-2012)
mons. Giuseppe Giudice
Il linguaggio dell'amore

Un colpo di vento, una carezza leggera, un soffio, una lingua di fuoco e lo Spirito spazza via tutte le paure dal cuore dei discepoli: ora sono uomini pasquali, abilitati a portare il grande annuncio.
Veni, Sancte Spiritus! Vieni!
Viene e dona e dona il dono delle lingue: tutti parlano e tutti comprendono perché ci sono gli accenti dell'amore. È il primo dono dello Spirito.
Viene lo Spirito e il volto della Terra è rinnovato, perché ha ritrovato il suo originale soffio vitale. Il rinnovamento è l'opera continua dello Spirito. Viene lo Spirito e le opere della carne sono distrutte, perché ormai bisogna gustare e nutrirsi dei frutti dello Spirito: amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. Solo lo Spirito crea uomini nuovi, non fatti solo di carne. Viene lo Spirito e siamo capaci di portare tutto intero il peso della verità, reso leggero dalle ali dello Spirito.