Omelia (11-01-2004) |
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Vivere in comunione di amore Tra i cristiani, sono proprio molti quelli che si sono preoccupati di riflettere sul dono meraviglioso che è stato loro fatto il giorno del battesimo? E noi?... Abbiamo compreso a fondo cosa significa diventare figli di Dio? Perché questo non è solo un modo di dire: è proprio una realtà, come afferma san Giovanni. Quale risposta dobbiamo dare a Dio onnipotente, eterno, infinito, che ha fatto di noi i suoi figli diletti? Una risposta di amore! Essere cristiani significa dunque vivere in comunione di amore. - Vivere in comunione di amore, significa rifiutare formalmente tutto ciò che può indebolirlo o distruggerlo, e che costituisce ciò che noi chiamiamo peccato, cioè il rifiuto di conformare la nostra condotta alla volontà di Dio. - Vivere in comunione di amore, vuol dire rifiutarsi di fare ciò che a Dio non piace, prevenire perfino i suoi desideri, sull'esempio di Cristo che diceva: "Io faccio ogni giorno ciò che è gradito al Padre mio che è nei cieli". - Vivere in comunione di amore, vuol dire sforzarci di avere un intesa perfetta nelle nostre relazioni con i fratelli, nella pace, nella dimenticanza di sé, nella dedizione, nell'amore fraterno. -Vivere in comunione di amore, significa essere obbedienti come Cristo, fino alla morte di croce, se Dio, nei suoi misteriosi disegni, vorrà che noi arriviamo fino a lì. Questo è il significato del nostro battesimo, di cui quello di Gesù ci aiuta a capire la bellezza e l'eccellenza. Sforzarsi di realizzare tutto ciò, vuol dire vivere da cristiani. |