Omelia (06-01-2004)
padre Paul Devreux
Commento Matteo 2,1-12

L'Epifania, la manifestazione di Dio, è la festa della speranza,

Chi sono io, a chi posso identificarmi; ai Magi, a Erode o ai dottori della legge?
Erode è il mio io reale, ciò che sono.
I Magi sono il mio io ideale, ciò che vorrei essere.
Sono erode quando ho paura della novità, e uso la Bibbia per consolidare la mia posizione, giustificare le mie scelte e sentirmi la coscienza a posto. Segno di ciò sarà che vado a confessarmi e dico: "Mi sembra di non aver fatto nulla di grave".

Sono i Magi quando sono aperto alla novità della stella. Allora andrò a confessarmi e parlerò delle grandi cose che il Signore ha fatto per me ed alle quali vorrei corrispondere con un cambiamento di vita.

Le paure fanno di me un Erode infelice.
La speranza mi dà gioia.

E' chiaro che tutti vorremmo sempre essere aperti alla speranza per vivere gioiosi, ma non sempre ci riusciamo. Tante volte prevalgono le paure.

Cosa può aiutarmi a riprendere la strada giusta quando cado nelle paure e nella tristezza? Cercare una stella che mi aiuti a tornare alla grotta di Betlemme, per contemplare il Dio bambino. Se la desidero e la cerco, certamente il Signore non me la farà mancare. La stella può essere un tramonto, un intuizione o una persona; le vie del Signore sono infinite e molto originali, ma tutte portano a Betlemme.

Signore, grazie per tutte le stelle che ci mandi per aiutarci ad arrivare a Betlemme.