Omelia (15-07-2012)
Giovani Missioitalia
Non portare troppo con te!

- Nel versetto precedente al testo di oggi Marco scrive: "Egli (Gesù) percorreva i villaggi all'intorno e insegnava"(6,6b). La modalità d'essere di Gesù e' essere missionario. Andare, incontrare, insegnare, condividere il sogno del Regno di Dio, annunciare il volto di Dio Padre, offrire gesti di amore e perdono, di fraternità e di inclusione a chi era marginalizzato ed escluso faceva parte dell'attività normale di Gesù! Era il suo pane quotidiano. Fare la volontà del Padre nell'amore ai semplici, agli ultimi, ai poveri e ai malati.
- Gesù condivide il sogno e la realizzazione della missione con i suoi discepoli. Gesù chiama i Dodici e li invia. La vocazione dei discepoli è essere apostoli, cioè missionari!
- I dettagli della "valigia missionaria" cambiano con i tempi (anche tra gli evangelisti stessi!), ma lo "spirito" rimane! Andare senza riserve di alimenti, soldi, o vestiario: due tuniche sono considerate lusso eccessivo! È un appello forte alla semplicità, alla libertà interiore e esteriore. Non è bene portar con sé troppe sicurezze economiche: le scorte di qualsiasi tipo diventano fardelli tranne quelle di fede, amore, entusiasmo, coraggio, speranza, gioia, fiducia.
- Il missionario vive di provvidenza e per questo fa affidamento alla generosità delle comunità di invio e di ricezione. Quanto è bello vivere come ospiti, affidati all'altrui sensibilità!
- La semplicità dei mezzi favorisce l'accoglimento del Vangelo nella sua integrità: contenuto e forma vanno di pari passo! Che guardando ai missionari risplenda il Vangelo dell'amore semplice e gratuito e non lo splendore dei loro mezzi. Non sempre come missionari siamo riusciti a mostrare questo aspetto della missione: le povertà economiche altrui, il nostro maggior potere economico e la fretta di risolvere i problemi hanno spesso offuscato il valore della presenza e della condivisione fraterna. A volte la missione è diventata una forma di colonizzazione al contrario, ma sempre nociva, che lascia le persone dipendenti da aiuti che vengono da fuori.
- Attività dei missionari: incontrare le persone. Se ci sarà accoglienza, bene. Se non ci sarà, il rifiuto stesso sarà giudizio per loro: che occasione persa! Il rifiuto non rimanga peró come incollato ai piedi e ai cuori; il missionario vive in pace, offre pace e anche se qualcuno lo rifiuta, prosegue in pace!
- Predicazione: il Vangelo conduce alla conversione, alla liberazione dai demoni-mali-peccati-schiavitú-vizi-tristezze-chiusure. Che bello riconoscere come la presenza di Gesù trasforma la vita delle persone. Come sarebbe totalmente diversa la mia vita di prete e di uomo, se avessi scelto diversamente. Che esperienza di libertà e di apertura al mondo intero! E quante volte ho potuto constatare con mano la forza trasformatrice e liberante del Vangelo.
- Olio degli infermi o di cura: comunque sia, con olio o senza olio, è evangelicamente necessario prendersi cura per curare, per esercitare il potere di Gesù in questo ampio, multiforme, difficile ma anche esaltante compito di liberare l'uomo da tutte le forme di schiavitú.



Don Daniele Soardo, prete fidei donum dell'equipe di São Luis, Maranhão, in fase di rientro in Italia dopo 12 anni, grato a Dio Padre per l'arricchente esperienza umana e cristiana vissuta nel nordest del Brasile.