Omelia (29-07-2012) |
don Luigi Trapelli |
Gesù pane di vita nizia con questa domenica la lettura del capitolo sesto di Giovanni dal titolo: " Gesù pane di vita". In questa prima parte, Giovanni vuole manifestarci chi è Gesù e come la nostra fede cresca nel rapporto con Lui. Mi fermo solo su alcuni aspetti, visto che il brano è molto denso. Gesù è al centro di tutto: è Lui che opera, si accorge della folla che ha fame. Filippo e Andrea sono invece l'esempio di ciascuno di noi. Da soli non possiamo fare nulla e senza l'aiuto del Signore non possiamo risolvere i problemi che ci assillano. Gesù prende i pani e li distribuisce come nell'episodio dell'ultima cena, usando proprio il termine eucarestia, ossia il rendere grazie. Il confronto che nasce spontaneo è tra questo episodio e quello della manna o il brano di Eliseo citato nella prima lettura. Il numero dodici richiama alle tribù di Israele e anche ai dodici apostoli: comunque è un numero che indica completezza. Il pane non è solo per i cinquemila uomini, ma per tutte le persone. Le folle si entusiasmano di Gesù in modo sbagliato e allora Gesù, che non vuole essere fatto re, si ritira da solo. La gente si interessa solo del pane che nutre e non si ferma a Colui che dona tale pane: Gesù. Vi è un aspetto molto importante in questo testo. E' un bambino che porta i cinque pani d'orzo e i due pesci, mentre in tutto il resto del brano vi sono persone adulte. Il significato per la comunità dei credenti è chiaro. Il bambino possiede poco, socialmente non conta, è debole a livello fisico e lo stesso avviene per la comunità di Giovanni che subiva persecuzioni e si sentiva debole. Gesù prende le folle nella condizione di sudditanza e di povertà per renderle mature e libere. Anche se socialmente possiamo contare poco, anche se abbiamo scarsi mezzi, Gesù ci rende uomini e donne completi, maturi, adulti, riponendo in Dio la nostra fiducia. Ma la folla preferisce la ricerca di sé, del proprio comodo, di fronte alla novità che Gesù ci rivela. Gesù non accetta il potere che la folla vuole conferirgli, poiché sa che dalle piccole cose Dio può operare grandi cose. Bastano cinque pani d'orzo e due pesci offerti da un povero ragazzo. Chiediamo al Signore che ci doni la forza di saperlo riconoscere nella semplicità della vita di ogni giorno. Gesù è il vero pane di vita che offre a noi la salvezza eterna. |