Omelia (08-08-2012) |
padre Lino Pedron |
Dopo l'aspra controversia con i farisei e gli scribi, ai quali aveva rimproverato l'ipocrisia e la lontananza da Dio, Gesù incontra in terra pagana una donna che gli dimostra una grande fede. I discepoli, come al solito (cfr Mt 14,15; 19,13), non amano il prossimo, non vogliono seccature e chiedono a Gesù di mandare via la donna, escludendo così un intervento di soccorso e reagendo sgarbatamente alle sue grida. In questo brano sono messi a confronto Israele e i pagani. Gesù dimostra di essere il vero Messia d'Israele perché sa di essere inviato, nel suo cammino terreno, solo a questo popolo. Con questo episodio Gesù insegna che il vangelo della salvezza è aperto anche ai pagani. Ma la salvezza di Dio deve seguire un itinerario storico e geografico prima di raggiungere la totalità dei popoli. Gesù chiede alla donna cananea il riconoscimento della priorità d'Israele alla salvezza, perché questa è la volontà di Dio manifestata attraverso la storia e le scelte dell'Antico Testamento. Il dialogo didattico tra Gesù e la cananea culmina nella fede. La fede in Gesù deciderà il cammino d'Israele e dei popoli. |