Omelia (19-08-2012) |
Wilma Chasseur |
Il Dio delle sorprese La prima lettura ci parla della sapienza che si è costruita la casa su sette colonne. E la seconda lettura ci mette in guardia contro la stoltezza che può farci precipitare sotto settanta colonne...
Mi ha colpito una riflessione di Paul Claudel diplomatico francese convertitosi la notte di Natale a Notre Dame ascoltando il canto del Magnificat. In una sua pagina molto suggestiva raccontando una sua esperienza interiore scrive :
Anche nel Vangelo vediamo questo rifiuto dei Giudei "Come può costui darci la sua carne da mangiare?" E addirittura molti discepoli di Gesù si tirarono indietro al punto da suscitare quella domanda :" Volete andarvene anche voi?" Domanda che ripete ad ognuno di noi e che sottolinea l'assoluta libertà con la quale il Signore vuole essere seguito. La libertà è un'arma a doppio taglio, ma il Signore non ce la toglierà mai: o con Lui o, -non sia mai!- contro di lui, ma sempre sovranamente liberi. Se stiamo con Lui, la libertà è una grazia, se ci allontaniamo diventa una disgrazia, se non addirittura una fregatura, ma finché siamo vivi, possiamo sempre fare dietrofront. Come fece quell'industriale, grande uomo di preghiera, che raccontava così la sua esperienza: "Pregavo il Signore e mi vedevo come dietro a una porta: per ottenere la grazia che cercavo, spingevo quella porta, ma non succedeva niente. Continuavo a spingere, all'inizio sempre più forte, poi sempre più debolmente, finché mollai la presa. In quel momento, con mia grande sorpresa, la porta si aprì e il Signore entrò. Allora capii che la porta si apriva in senso contrario; io dovevo solo scansarmi per permettere al Signore di poter aprire Lui la porta ed entrare nella mia vita". |