Omelia (11-09-2012) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Prima Corinzi 6,11 Siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio 1Cor 6,11 Come vivere questa Parola? Nel passo biblico propostoci dalla liturgia odierna, Paolo indugia sullo scandalo di un fratello che trascina il proprio fratello davanti al tribunale invece di cercare le vie della conciliazione, della carità e della pace, come ci si attenderebbe da un seguace di Cristo. Non è compito del cristiano provocare la società, col proprio esempio, perché, rimossa ogni forma di ingiustizia di sopruso di male, si promuova quanto può favorire la pace? Liberiamoci da ogni forma di idealismo astratto: può sorgere un conflitto di interessi o di vedute, può crearsi una situazione incresciosa anche tra fratelli, perché siamo sempre esposti al rischio di sbagliare e di cadere. Ma perché non farsi aiutare da chi può additarci, alla luce della fede, le vie della riconciliazione, invece di appellarci alla logica di una società che conosce solo il linguaggio dell'interesse? Non si tratta di contestare la legge e la giustizia umana che deve pur fare il suo corso, ma di inserirla in un contesto più ampio dove la giustizia è figlia della carità e sorella della verità. Ecco allora Paolo appellarsi a quel lavacro di sangue che è il battesimo: sì, siamo stati lavati dal sangue e dall'acqua che sono sgorgati dal costato del Crocifisso. Un lavacro che ci ha rigenerati perché vivessimo nella giustizia e nella santità di Dio che è trionfo dell'amore, sostenuti dalla forza dello Spirito Santo dimorante in noi. Una verità di fede che deve permeare e impregnare l'esistenza, diventando operativa soprattutto nei momenti in cui la tentazione di accodarsi all'andazzo comune emerge prepotente. Voglio prendere più sul serio il mio impegno di santità: dedicherò a questa riflessione la mia pausa contemplativa Non è giusto! È il grido che sale prepotente al mio labbro, Signore, quando mi trovo a scontrarmi con situazioni incresciose, svelando il profondo bisogno di giustizia che abita l'animo umano. Una fame che, secondo la tua parola, rende beati nella misura in cui diviene spinta a farsi operatori di giustizia e di pace. Aiutami a fare di questa parola non un'espressione di condanna ma un impegno di testimonianza. La voce di un papa santo L'esperienza del passato e del nostro tempo dimostra che la giustizia da sola non basta e che, anzi, può condurre alla negazione e all'annientamento di se stessa, se non si consente a quella forza più profonda, che è l'amore, di plasmare la vita umana nelle sue varie dimensioni. Giovanni Paolo II. |