Omelia (17-09-2012)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Prima Corinzi 11,26

Ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice voi annunciate la morte del Signore finché Egli venga.
1Cor 11,26


L'antifona del Vangelo, oggi, è di fortissimo annuncio; "Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito; chi crede in Lui ha la vita eterna"

Sì, Dio ci ha amato fino alla follia dell'amore: sacrificare il Figlio, l'Unigenito Cristo Gesù. Ma ha voluto aggiungere altro, istituendo l'Eucaristia che è il memoriale della morte e risurrezione del Signore, il perpetuarsi del suo dono.

Ecco: ce lo ha messo tra le mani. Come se anche oggi dicesse: Guarda che quando ti comunichi, non solo ricevi nel tuo cuore la vita di Cristo, la sua carne, il suo sangue, ma - proprio facendo questo - annunci al mondo che è infinitamente amato da Lui. Sì, perché Qualcuno (il Figlio stesso di Dio ) ha dato se stesso per la salvezza di tutti.

Quello che ci è affidato è importante e stupendo. Starò dunque attento a non accostarmi all'Eucaristia solo per devozione personale o per abitudine devota o per spiritualismo disincarnato .

Ricevo Te, Signore nell'Eucaristia. Sia ciò al cospetto o no della gente, questo atto è come gridare: Fratello, Sorella, guarda che siamo amati. Te lo annuncio con gioia, con tutto il cuore.

Deprimersi nelle difficoltà, disperarsi non ha senso. Tu sei amato da Dio.

Signore rendimi più consapevole più realmente devoto quando mi accosto all'Eucaristia. Sì, ti ricevo in essa e con essa annuncio al mondo che Tu lo ami senza riserve di sorta. E dunque la Tua volontà è salvezza.

La voce di un pensatore e saggista cristiano

L'Eucarestia che non prorompa come bisogno di creare fraternità nel mondo è un rito di consolazione, un rito sacro abusivo.
Ernesto Balducci