Omelia (19-09-2012)
Riccardo Ripoli
Alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere

Le persone spesso devono trovare il male in chi prova a fare del bene. Magari forse per invidia o non so.
Nel corso degli anni siamo stati spesso criticati e le critiche ci hanno fatto crescere, migliorare... e quanta strada ancora dobbiamo fare.
Ma a volte ci sono critiche gratuite, che capisci essere fatte per il solo gusto di fare del male.
Qualunque cosa tu faccia trovi sempre chi sia disposto a puntarti il dito contro. Se stai a sentire la gente, alla fine non farai mai nulla.

A tal proposito la mia mamma mi raccontava sempre una storiella.
C'erano un vecchio ed un bambino che andavano a vedere il proprio asino al mercato.
Camminavano lungo la strada portando alla corda l'animale e camminando a piedi accanto a lui. Passano davanti ad un gruppo di persone e questi mormorano "che stupidi hanno un asino e non vi monatano sopra".
Così i due montarano sul dorso dell'asino.
Fanno un po' di strada e incontrano secondo gruppo di persone che mormorano "che carogne, povera bestia, in due su di esso!"
Così il vecchio scende e rimane sulla groppa il bambino.
Terzo capannello di gente: guarda quel giovinastro, lui in sella ed il povero vecchio a mangiare polvere e sudare.
Così il ragazzo scende e monta l'anziano.
Quarto gruppo di uomini: "che gente si deve vedere! Guarda quell'uomo che fa andare a piedi un povero ragazzo! Che egoista"

Qualunque cosa si faccia troverai sempre qualcuno che ti critica per quello che fai.
Da sempre ho imparato ad ascoltare tutti, elaborare quello che mi viene detto, cercaredi distinguere tra le varie critiche... e poi fare come ritengo più giusto e andare diritto per la mia strada.