Omelia (30-09-2012)
Omelie.org (bambini)


In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: "Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demoni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva".
Così inizia il brano del Vangelo di oggi.
Siamo a Cafarnao e vorrei provare, assieme a voi, ad immaginare Gesù che cammina per le strade di questa città con i suoi apostoli.
C'è molta gente attorno a lui, probabilmente c'è qualcuno che gli parla, forse qualcun altro gli corre incontro pieno di gioia desideroso anche solo di vederlo, forse un altro ancora non ha mai sentito parlare del Maestro ed è incuriosito...
Ci sono anche tanti bambini che giocano lì attorno e Gesù li sta guardando con affetto profondo, proprio con lo stesso affetto con cui oggi, qui, in questo momento sta guardando voi...
Ci sono poi gli apostoli che lo seguono: sono i suoi amici più cari, coloro che per diffondere il messaggio del Vangelo daranno la loro vita. Qualcuno di loro cammina vicino a Gesù, qualcun altro è più indietro.
Nel gruppetto che è più indietro c'è Giovanni che, ad un certo punto, fa una corsa per raggiungere Gesù perché ha una cosa molto importante da dirgli: lui e i suoi compagni avevano visto un uomo che scacciava demoni nel suo nome e loro non volevano...
Cosa dite voi, bambini? Chi potrebbe essere quell'uomo... forse un mago? Forse un soldato con una grande spada? Forse un qualcuno che con un raggio laser disintegra i demoni? E i demoni chi sono? Sono esseri mostruosi?
Niente di tutto questo.
I demoni non sono esseri mostruosi... sono i sentimenti cattivi che spesso abbiamo dentro di noi.
Penso sia successo anche a voi di nutrire nel cuore atteggiamenti di vendetta, di gelosia, di invidia, di rancore... e chi più ne ha più ne metta!
Sapete... noi possiamo scacciare questi spiriti cattivi quando facciamo il bene, quando cioè viviamo con amore.
E chi era quell'uomo? Non era un mago, o un soldato, o un disintegratore... era un uomo che amava. Le parole di Gesù che riassumono i suoi insegnamenti e che hanno il potere di scacciare il male sono infatti: "Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi".
A Giovanni e agli apostoli, però, non andava a genio quell'uomo... scacciava i demoni nel nome di Gesù senza essere un loro amico, senza far parte del loro gruppo. Per questo volevano impedirglielo!
Secondo me erano un pochino invidiosi. Pensavano di essere gli unici ad agire correttamente perché seguivano Gesù, perché vivevano sempre assieme a lui, perché lo ascoltavano...
Insomma, credevano di essere i soli a poter agire nel Suo nome!
Gesù li riprende molto schiettamente dicendo che chiunque fa qualcosa per amore è con Lui, non contro di Lui. Tutti coloro che scelgono il bene e non il male, qualunque sia la loro appartenenza e colore, agiscono per Gesù e possono fare miracoli.
I miracoli non sempre sono eventi straordinari.
Il miracolo è il segno che Dio è in mezzo a noi col suo amore che dobbiamo a nostra volta donare, è accorgersi che è attraverso di noi che passa il miracolo di Dio per gli altri, il miracolo è fare la felicità degli altri. Penso che tutti voi abbiate reso felice qualcuno donando amore! Se è così, allora anche voi avete fatto un miracolo.
Questo brano del Vangelo ci fa capire molto bene che non ci sono gli "altri" da una parte e "noi" dall'altra, non ci sono quelli "del nostro gruppo" e quelli "fuori dal nostro gruppo", non ci sono divisioni...
Tutti gli amici di Gesù possono fare tutto purché il fine sia il Bene.
L'avete mai sentita questa frase di Sant'Agostino:"Ama e fa ciò che vuoi"?
Ecco, questo dovrebbe essere il nostro impegno: un impegno non solo per questa settimana, né per questo mese, né per questo anno... deve essere l'impegno per tutta la nostra vita.
Amare significa avere il cuore aperto, un cuore che va verso gli altri, un cuore capace di "vedere" e di "sentire", capace di condividere, un cuore capace di pregare.
Amare è anche dare un bicchiere d'acqua nel Suo nome...
Il Vangelo conclude con delle parole che, appena lette, mi sono sembrate molto dure ma che in realtà sono la logica conseguenza per chi ha scelto di seguire Gesù!
Gesù dice ai suoi apostoli di essere attenti a non "scandalizzare" i cuori innocenti usando comportamenti scorretti che potrebbero allontanarli dal Vangelo, e li esorta ad avere sempre umiltà, comprensione e attenzione proprio per non essere di "scandalo".
Questa parola significa "inciampo".
"Inciampo" nel senso che gli atteggiamenti negativi possono allontanare, possono far inciampare chi sta facendo un cammino verso di Dio.
Ma gli apostoli possono avere avuto atteggiamenti negativi? Proprio loro che hanno vissuto con Gesù minuto per minuto, giorno per giorno, che hanno ascoltato dal vivo le sue parole, che hanno visto come lui amava tutti?
Certo, anche loro a volte hanno sbagliato, ma hanno sempre ricominciato il loro cammino con Gesù testimoniando la loro fede fino al martirio.
Allora proviamo a guardare dentro di noi... sotto il maglione, sotto la camicia, sotto anche la maglietta, guardiamo proprio dentro dentro... guardiamo dentro il nostro cuore per capire quale è il nostro comportamento nei confronti degli altri.
Mi rendo conto che la mia mano, quando toglie invece che donare, potrebbe essere motivo di scandalo per i "piccoli" nella fede?
Mi rendo conto che il mio piede, quando porta in una strada sbagliata qualche amico, potrebbe essere per lui causa di inciampo?
Mi rendo conto che il mio occhio, quando ha una visione negativa delle cose, potrebbe convincere qualche altro bambino a seguire il mio esempio?".
Gli amici di Gesù sono persone capaci di fare scelte coraggiose, sono persone che si impegnano a vivere il Vangelo senza compromessi.
Vogliamo noi impegnarci per diventare dei veri amici di Gesù?

Commento a cura di Maria Teresa Visonà