Omelia (30-09-2012)
Riccardo Ripoli
Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono

Scandalizzare con comportamenti sbagliati o addirittura dannosi verso altri è di per sé già un grosso errore, ma quando scandalizziamo un bambino che crede, l'errore diventa peccato gravissimo, specie se sappiamo che quella nostra azione possa portare dolore nel fisico o nella psiche di quel bambino. I bimbi credono nell'adulto, a loro si affidano, ancor più nel genitore, ma quante volte le persone che dovrebbero proteggerli dai mali del mondo sono i primi ad essere loro carnefici? La pedofilia è forse l'aspetto più brutto che possa esserci, quella che ti lascia segni addosso fisici e psicologici che non potrai più toglierti di dosso, il massimo della delusione nei confronti dell'adulto. Nel bambino abusato si crea l'idea che non è l'adulto ad aver sbagliato, ma che è lui a meritarsi certi comportamenti o attenzioni da parte dell'adulto perché nel bimbo c'è l'idea che un genitore, un "grande" non possa sbagliare. Così cresce con idee distorte sull'amore che lo inficeranno per il resto della sua vita.
A tutto però vi è rimedio, almeno in parte. Ogni ferita ha le sue cure che seppur non guariranno quel bambino del tutto, potranno però donargli un po' di serenità e la speranza di una vita diversa da come se l'erano immaginata. Ecco il perché sia cosa doverosa prendere un bambino in affidamento, accoglierlo nella propria casa, dimostrargli che non tutti gli adulti sono uguali, dargli l'amore, quello vero di un papà, di una mamma, di una famiglia che si stringe attorno a lui per abbracciarlo e non per violentarlo. Difficile? Certo che è difficile, il bimbo avrà paura di voi sin dal primo istante, cercherà di persuadervi di essere il bambino perfetto che avreste sempre voluto per la paura che un suo comportamento negativo possa scatenare le ire che ha conosciuto negli adulti del suo recente passato. Quando capirà che siete diversi vi sfiderà per mettere alla prova il vostro amore per lui, vi provocherà in tutti i modi, persino dicendovi di volersene andare per capire quanto siete disposti a lottare per lui. Ne ha bisogno, necessita di sicurezze e le cerca ad ogni costo mettendo in campo le sue uniche forze, il suo istinto.
Ma la difficoltà non deve spaventarci perché una volta trascorso un certo periodo di messa alla prova, accadrà che guarderà a voi come all'esempio da seguire, si fiderà, vi amerà come mai nessuno vi ha amato, e voi avrete avuto la grande soddisfazione di aver cambiato le sorti di una vita, di aver donato una possibilità ad un ragazzo di un'esistenza dove brilla la luce del vero amore.
Difficile? Certo, ve lo ripeto, ma provate a pensare a quanto sia difficile per quel bambino uscire dal tunnel dove lo avevano precipitato, senza averne alcuna colpa. Quando il Signore ci dice "Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare" non si riferisce solo ai pedofili, agli adulti che picchiano o trascurano i figli, si riferisce anche a tutti coloro che pur avendo le possibilità di aiutare un bambino preferiscono girare lo sguardo dall'altra parte dichiarandosi incompetenti, lasciando che altri li aiutino, accampando mille scuse banali o egoistiche. Non siate di scandalo a questi bambini che guardano a voi come a dei liberatori, come a coloro che possono salvarli cambiando la loro vita. Non si è troppo giovani o troppo vecchi per l'affido, si deve soltanto essere di cuore.