Omelia (04-10-2012)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Galati 6,14

Quanto a me non ci sia altro vanto che nella Croce del Signore Gesù Cristo.
Gal 6,14


Come vivere questa Parola?

Non solo perché è patrono d'Italia, ma perché è un Santo che, lungo i secoli, ha esercitato una forte attrattiva su uomini e donne di ogni tipo di società, Francesco D'Assisi è un Santo di grande statura.

Questa Parola di oggi, tratta dalla lettera di San Paolo ai Galati, è un po' la chiave interpretativa di questo fatto. Sì, Francesco: giovane ricco, figlio di Bernardone, uno che aveva roba e soldi a dovizia, fa un cambio: baratta tutte le ricchezze di casa sua con la Croce di Gesù: quella Croce talmente preziosa che lui stesso, Francesco, l'accoglie nella sua vita.

Non - badiamo bene - come causa di triste rinuncia, ma come fonte dilibertà e di gioia .

La novità è questa: accogliere Gesù nella propria vita vuol dire decidersi di morire a quello che non è perché impregnato di egoismo e attaccarsi, (appendersi proprio!) a quello che realmente è: amore di dedizione con capacità di fare a meno di tante cose inutili per aiutare altri.

Signore, ti prego, illuminami momento per momento nelle scelte che contano.
Dammi il coraggio di fare a meno del sovrappiù, crocifiggendo l'egoismo, unita sempre più a te, mio Crocefisso Risorto.
Siì il Signore di ogni mia morte per amore, ma soprattutto di questa mia vita in te che si apre in speranza sulla infinita gioia dell'Oltre.


La voce di un appassionato di Dio, amante - in Lui - di tutto il Creato

Laudato sì, mi Signore
Per tutte le tue creature.
San Franceso D'assisi